Una lettera dalla Luna di Piero Bianucci

Si apre la mostra alle Gallerìe Principe Eugenio Si apre la mostra alle Gallerìe Principe Eugenio Una lettera dalla Luna Curiosità «spaziali» ricoCifre da capogiro sul me La Luna popolare, con occhi naso e bocca, ammiccante da locandine e manifesti d'inizio secolo; un quadro dipinto dall'astronauta Alan Bean; la prima corrispondenza Terra-spazio; la tuta di Jean-Loup Chretien, primo europeo che sia andato in orbita; francobolli di tema astronautico; preziose edizioni di Jules Verne; testi sacri per i quali il cielo non è lo spazio dell'immaginario e neppure della scienza ma lo spazio di Dio. Sembrano oggetti eterogenei, ma una mostra intitolata «La conquista dello spazio dalla fantasia alla realtà» li riunisce sotto il segno del collezionismo. Non a caso i curatori sono Alberto Bolaffi, re dei francobolli, e Piero Gondolo della Riva, il maggior conoscitore italiano dell'opera di Verne. Peccato che duri così poco. Oggi alle 18,30 l'inaugurazione alle Gallerie Principe Eugenio e nelle Sale Bolaffi di via Cavour 17. E il 14 maggio l'esposizione chiuderà già i battenti. Lo sforzo di mettere insieme tanti pezzi così rari o curiosi e il bel catalogo di oltre 200 pagine avrebbero giustificato un'apertura più prolungata, almeno fino al 21 luglio, quando si celebrerà il 25° anniversario dello sbarco sulla Luna: Armstrong e Aldrin - ricordate? - a spasso nel Mare della Tranquillità, e Ruggero Orlando e Tito Stagno che davano vita a una rissosa telecronaca, mentre nel mondo 600 milioni di spettatori segui- rdano i 25 anni della conquista del satellite rcato del collezionismo, un omaggio a Verne Alan Bean, cosmonauta dell'Apollo XII, è vano in diretta la più grande esplorazione di tutti i tempi. C'è una grande nostalgia di quegli ormai mitici viaggi alla conquista della Luna. Il collezionismo ne dà la misura. L'I 1 dicembre dell'anno scorso Sotheby's a New York ha messo all'asta una pietruzza di Luna riportata a Terra da una sondarobot sovietica nel 1970. Quella scheggia di un altro mondo pesava un carato (0,2 grammi) ed è stata venduta per 442.500 dollari. Alla stessa quotazione, i 382 chilogrammi di pietre lunari raccolti dagli astronauti americani valgono 850 miliardi di dollari. Se si ricorda che i sei sbarchi sulla Luna costarono in tutto 24 miliardi di dollari, non c'è dubbio che la Nasa ha fatto un buon affare. ricordato come II primo pittore lunare Ma francobolli, manifesti e cimeli a parte, la sezione più organica della mostra è quella dedicata al Verne profeta dei viaggi spaziali. Edizioni, manoscritti e illustrazioni messi insieme da Gondolo della Riva sono una documentazione affascinante della fantasia anticipatrice dello scrittore francese. Ne ho avuto anch'io una conferma, curando per l'Editoriale Scienza di Trieste una nuova edizione del romanzo poco noto «Caccia al meteorite», scritto alla fine del secolo scorso: vi si immagina che un asteroide precipiti sulla Terra, ma il primo asteroide che incroci davvero l'orbita terrestre sarà scoperto soltanto nel 1933, cioè 28 anni dopo la morte di Verne. Piero Bianucci

Luoghi citati: New York, Trieste