«Diffondono veleni»

Sotto accusa la maggior parte degli impianti in provincia Sotto accusa la maggior parte degli impianti in provincia «Diffondono veleni» Usi, allarme in 12 discariche Su sodici discariche di rifiuti urbani in provincia di Torino, dodici diffondono veleni nel sottosuolo. Lo hanno scoperto i tecnici del laboratorio di Sanità pubblica di Grugliasco. Una situazione preoccupante, che mette in discussione la funzionalità di questi impianti. L'indagine ò stata compiuta nel 1993 nelle discariche di Torino (Amiat); Collegno, Pianezza, Noie Canavese, Riva di Chieri, Trofarello, La Loggia, Beinasco, Vinovo, Orbassano, Volvera (2); Rivarolo, Chivasso, Ivrea e Pinerolo. Non creano problemi gli impianti dell'Amiat delle Basse di Stura, la discarica «Gay» del Consorzio di Collegno e quella di Rivarolo, del «Consorzio canavesano», l'impianto di Pinerolo. Le altre 12 invece inquinano. I tecnici hanno analizzato i campioni dei «pozzi piezometrici», che collegano la falda acquifera. Ci sono state perdite di «percolato», il liquido che si crea con la fermentazione dei rifiuti. Spiega Franco Pavone, vicedirettore della sezione chimica del laboratorio di Grugliasco: «Le analisi hanno permesso di valutare fenomeni di inquinamento causati dagli impianti stessi. Oppure dalla gestione dei rifiuti». La maglia nera di questi impianti per il '93 è a Beinasco, dove la Provincia ha sospeso la discarica per tre mesi, per le lacune riscontrate. Dice il sindaco Giuseppe Massimino: «Abbiamo inviato un dossier alla magistratura: dopo otto diffide della Provincia, la situazione non era più tollerabile». L'ing. Francesco Melidoro direttore della discarica di Beinasco ribatte: «L'impianto dovrebbe riaprire a giorni: abbiamo eseguito i lavori richiesti. Inquinamenti? La falda era già L compromessa prima di costruire la discarica». Anche la discarica di Vinovo è rimasta inoperante. Bloccata dal Consorzio Torino-Sud, ora forse verrà utilizzata per materiali inerti. Se su 16 discariche la maggioranza ha problemi d'inquinamento del suolo (nei mesi addietro sono stati condannati i responsabili di Mattie e di Collegno), emerge che i sistemi I tecnici hanno analizzato i campioni dei «pozzi piezometrici» che collegano la falda acquifera Ci sono state perdite di «percolato», il liquido che si crea con la fermentazione dei rifiuti usati per eliminare i rifiuti presentano lacune. Attilio Tornavacca di «Legambiente» commenta: «I consorzi hanno lasciato ai privati la gestione, caso emblematico è stato Beinasco. Sovente il disciplinare di accordo è troppo favorevole alla ditta appaltatrice. Non sempre si deve delegare alle imprese, specialmente sulla sicurezza». [g. dol.] Sarà possibile attivare «Arte Musica e Spettaco

Persone citate: Attilio Tornavacca, Francesco Melidoro, Franco Pavone, Giuseppe Massimino