La Stampa - Consultazione Archivio

Comit Comit Nessuna Opa sulla banca Aem Non ci sarà nocciolo duro p ROMA. Il neopresidente della Comit, Lionello Adler p (nella foto), esclude «nella maniera più assoluta la possibilità di un'Opa (offerta pubblica di acquisto) per l'esistenza di un patto di sindacato» nella banca recentemente privatizzata. Adler ha invece confermato l'esistenza di un progetto di aumento di capitale da effettuare entro l'anno. L'ipotesi di un aumento di capitale per la Comit, invece, è stata recentemente rinnovata dall'amministratore delegato, Luigi Fausti, che ha proposto e motivato le «new entry» nel consiglio di amministrazione, con le prospettive di sviluppo della banca. «Domani - ha detto nel corso dell'assemblea della Comit avremo bisogno di bussare alle loro porte perché per crescere ci vorranno i soldi». Un possibile aumento di capitale era stato ventilato in precedenza anche dall'ex presidente Sergio Siglienti che aveva affermato, rispondendo agli azionisti, che una tale operazione «è auspicabile e sempre possibile». MILANO. Per privatizzazione dell'Azienda energetica municipale di Milano, che dovrebbe partire in autunno, si eviterà di riproporre i contestati esiti delle vendite di Comit e Credit. Lo garantisce l'assessore al Bilancio del Comune di Milano, Marco Vitale (nella foto): «Se faremo una società a capitale diffuso - ha detto - dovremo assicurare un sistema di presenze tali da garantire di evitare la prevalenza di interessi particolari». Per questo, ha spiegato Vitale, si auspica l'adesione da parte di numerosi investitori istituzionali piuttosto che di gruppi industriali. Anche i dipendenti verranno incoraggiati con speciali condizioni per la sottoscrizione. Le condizioni che permetteranno di «evitare gli esempi di Comit e Credit» sono innanzitutto la gradualità del passaggio ai privati: «La British Telecom è diventata privata in 10 anni; per questo nella prima fase il 51% del capitale dell'Aem resterà in portafoglio al Comune. Inoltre, verranno stabiliti dei precisi limiti al possesso azionario di ogni singolo socio». nerali, 145 le società finanziarie, immobiliari, agricole, specializzate. L'unico punto dolente espresso i «pesanti gravami normativi che rischiano di penalizzare la competitività delle imprese italiane» sul mercato europeo, in vista della liberalizzazione. Valeria Sacchi la