Generali aumento gratis di capitale

La compagnia offre un'azione ogni dieci possedute, in Borsa il titolo guadagna il 4,72% La compagnia offre un'azione ogni dieci possedute, in Borsa il titolo guadagna il 4,72% Generali, aumento gratis di capitale Non si parla di rafforzamento in Fondiaria MILANO. Le aspettative della vigilia sono andate deluse ma le novità, in un certo senso, sono state migliori. Infatti, chi si attendeva dal consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunitosi ieri a Roma, l'annuncio di un aumento di capitale a pagamento, ha avuto la lieta sorpresa di vedersene offrire uno gratuito, del valore di 1603,2 miliardi: un titolo gratis ogni dieci posseduti, godimento dal 1° gennaio 1994. Questo aumento, il decimo gratuito in vent'anni, è stato subito salutato dalla Borsa con un rialzo del 4,72% del titolo, sul quale si è scatenata la corsa all'acquisto. Un esempio per capire i vantaggi: per chi possiede 100 titoli Generali, la gratifica, comprensiva del dividendo, ha un valore di quattrocentossessantamila lire. Anche il dividendo sarà superiore a quello dell'anno precedente: 360 lire contro le 350 del 1992. Una cifra che, includendo il credito di imposta, sale addirittura a 562,5 lire per azione. Delusione, viceversa, sull'atteso annuncio di nuove acquisizioni. Da diversi giorni si infittivano le voci su programmi di rafforzamento di Generali in Fondiaria, e su un suo interessamento per la francese Victoire, che Suez avrebbe deciso di cedere. Di queste ipotesi, se anche esistono, non si è fatto alcun cenno nella nota sui dati di bilancio. Del resto, proprio in vista di possibili acquisizioni, il mercato aveva scommesso su un'operazione a pagamento, dal momento che nell'ultimo anno il gruppo di Trieste si è mosso attivamente, investendo cifre non piccole sia in Italia (Fiat, TRA PUBBLICO E PRIVATO ISIENA L Monte dei Paschi, unico «sopravvissuto» fra gli istituti di diritto pubblico, diventerà una spa? Ieri, in occasione della presentazione del bilancio alla città, non si è parlato solo di dati, ma soprattutto di questa eventualità. E tra l'azionista di riferimento, cioè Comune e Provincia, ed alcuni amministratori della banca, è quasi uno scontro. Vediamo le cifre. Il 1993 è stato un anno in risalita, anche se di riflessione, per la banca senese che ha chiuso l'esercizio con un utile netto di 24,5 miliardi di lire, con un incremento del 204,4 per cento rispetto al 1992. Stesse tendenze per il risultato di gestione, al lordo delle rettifiche, voci straordinarie e delle imposte che, superando i 1359 miliardi, ha beneficiato di un aumento del 204 per cento. La raccolta allargata si è collocata sui 95.800 miliardi, gli impieghi a clientela ordinaria hanno raggiunto 25.575 miliardi; il patrimonio di vigilanza è salito a 4079 miliardi. E sin qui tutti d'accordo. Un po' meno quando il discorso è scivolato sulla trasformazione. «La questione, con la proroga della legge Amato, entro fine TORO pio rispetto ai 4650 miliardi di plusvalenza dell'esercizio precedente. I redditi netti degli investimenti hanno superato i 2480 miliardi (+ 14% a parità di cambio) e un tasso medio di rendimento dell'8,4%. Nel 1993 la compagnia ha allargato i suoi interessi sui mercati esteri, con una espansione che tocca 40 Paesi: 86 le compagnie attive col marchio Ge¬ Nella foto grande il presidente delle Generali Eugenio Coppola di Canzano Qui accanto il presidente onorario di Mediobanca Enrico Cuccia

Persone citate: Enrico Cuccia, Eugenio Coppola

Luoghi citati: Canzano, Italia, Milano, Roma