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La guida di un medico scala le classifiche La guida di un medico scala le classifiche tei morte? In America è un best seller presidente americano Thomas «•Càs» Jefferson | parenti prossimi; fra questi appare un gioiellino anche di affettuosa ricostruzione il lungo deterioramento e infine la morte di un'amata nonna ebraica, con la quale (e con una zia) il piccolo Nuland, rimasto orfano di madre a undici anni, divideva la camera da letto in un povero appartamentino nel Bronx. I sintomi eloquenti manifestati successivamente da questa Bubbeh, che non parlava inglese e che si ostinava a spolverare tutte le mattine anche quando aveva perso quasi del tutto la vista e combinava solo guai, sono ricostruiti a posteriori dall'ex bambino, a mezzo secolo di distanza. L'altra agonia di un familiare arriva verso la fine del libro, ed è occasione di un mea culpa: al fratello maggiore dello scrittore è diagnosticato un cancro molto avanzato, e Nuland, contravvenendo ai principi che appunto qui eloquentemente difende, non ha il coraggio di dire chiaramente al malato la verità sulle proprie condizioni, ma lo trascina in una battaglia senza speranza, facendogli assumere farmaci sperimentali dalle conseguenze collaterali spaventose. Quando la situazione è irrimediabilmente compromessa, argomenta convincentemente il dottore, è molto meglio rinunciare ad alimentare false speranze, di cui quasi tutti i malati sono insaziabili: in quei casi le cure possono servire soltanto a prolungare di poco la vita, ma in cambio la rendono orribile tanto al paziente quanto ai suoi familiari. L'eroe di questa sezione è un tale Bob De Matteis, dinamico quarantanovenne amante della buona tavola, il quale scopertosi condannato preferì risparmiarsi dei martìri chirurgici, e si fece imbottire di morfina per celebrare degnamente l'ultimo Natale con i suoi moltissimi amici festanti prima di arrendersi, lui sì decorosamente, nelle braccia dei suoi cari. PROPOSTE