Quei messaggi lanciati dalle pagine del giornale

Quei messaggi lanciati dalle pagine del giornale Quei messaggi lanciati dalle pagine del giornale GLI ANNUNCI PERSONALI M LETTERA all'amante di mia moglie: lasciala in pace...». E' il dieci marzo scorso: su «Il Crotonese», settimanale della diocesi calabrese, compare, a pagamento, l'accorato e dignitoso messaggio d'un marito tradito, che invece di mettere mano al coltello, come tradizione vorrebbe, ha preferito scrivere una lettera pubblica al suo rivale: «Puoi anche vantarti di essere riuscito nel tuo basso scopo! Sappi, però, di avere innescato una reazione a catena che ha provocato litigi, incomprensioni e scambi di offese che non ci saremmo neanche lontanamente sognati». Un mese più tardi, è l'insegnante Laura Mengoni a scegliere la via dell'inserzione a pagamento, su «La Stampa», per raccontare che, da quando si è trasferita a Vicenza, la sua vita è diventata un inferno: «All'improvviso, si è scatenato un crescendo di cattiverie e volgarità nei miei confronti, con telefonate Non si seppe mai, invece, chi era quell'aristocratico, probabilmente squattrinato, che tre estati fa, attraverso un'inserzione su «Il Giornale», spese i suoi ultimi milioni per barattare il titolo nobiliare con un'adozione. E i lettori de «La Stampa» non hanno poi saputo se quell'Aldo che per mesi ha pubblicato un'inserzione ha poi trovato la sua vecchia amica Milena. E c'è anche chi sceglie di attraversare l'oceano attraverso un'inserzione. Il 10 maggio del '92, sul quotidiano americano «Usa Today», comparse questo annuncio: «Disperato appello da Filadelfia, per l'assistenza a un'anziana signora che vive a Roma». Lo ha fatto pubblicare Gianfranco Fiorevanti, nipote della signorina Nataliana Mari, 87 anni, «all'affannosa ricerca di una pensionata che sia disposta ad andare a vivere a Roma accanto alla vecchia zia». [r. cri.] MI chiamo ^''^jS comprare casa e meno" un c[e. Carmelo Bene pagò un'inserzione contro il «Teatro di Roma». A fianco l'annuncio dell'insegnante vicentina pubblicato su «La Stampa» oscene, gesti volgari per strada, insulti sotto casa...». E ai suoi persecutori ha domandato: «Continuo a chiedermi perché questo sia successo: i giovani vicentini odiano le donne sole, le insegnanti oneste, o è la combinazione che ha dato particolarmente fastidio?». Il privato è politico, si diceva negli Anni Settanta. Il privato, talvolta, diventa pubblico, attraverso le colonne dei giornali, per scelta di chi vuole lanciare un mes- saggio: per rintracciare una persona cara, una donna amata e poi perduta, una madre mai conosciuta, un vecchio compagno d'armi, nella maggioranza dei casi; o nella speranza di ottenere giustizia, di vendicare l'onore perduto. Anonimi cittadini, come Renzo Battistella: sua madre era morta bevendo un bicchiere d'acqua minerale nella quale qualcuno aveva sciolto della stricnina. Il responsabile del delitto non è mai stato individuato, ma «L'assassino che è riuscito a scampare alla giustizia degli uomini non sfuggirà alla giustizia di Dio», ha voluto dichiarare l'uomo in un annuncio pubblicato sulle colonne della «Tribuna di Treviso». Oppure, divi come Carmelo Bene, che due anni fa spese dodici milioni e mezzo per pubblicare sulle pagine del «Messaggero» un attacco contro «i cialtroni del Teatro di Roma», cui indirizzò una raffica di velenosi insulti. Dopo il matrimonio

Persone citate: Carmelo Bene, Gianfranco Fiorevanti, Laura Mengoni, Renzo Battistella

Luoghi citati: Filadelfia, Roma, Treviso, Vicenza