«Soffro per ciò che ho fatto» La confessione eseguagli ordini ma oggi non cerco il perdono

«Soffro per ciò che ho fatto» «Soffro per ciò che ho fatto» La confessione: eseguagli ordini ma oggi non cerco il perdono venti. Il nome in codice dato dagli americani a questo sistema era "la via del topo"». Allora l'intervistatore torna a rivolgersi a Tomkins e gli chiede: «Ma Papa Pio XII sapeva quello che stava succedendo?». «Naturalmente - ha risposto l'ex agente -. Ricorderà che Pio XII era spaventato a morte dai comunisti». Tomkins racconta un caso particolare, quello di Reinhardt Kops, dei servizi segreti del Fùhrer, accusato di aver fatto massacrare numerosi partigiani jugoslavi. Anche la fuga di Kops cominciò da Roma, grazie a un documento della Croce Rossa che «il Vaticano si prese cura di procurar¬ gli». nazisti possono anche essersi infilati in mezzo», ma non certo migliaia. Priebke, come del resto Kops, è stato rintracciato in un piccolo paese andino a un migliaio di chilometri da Buenos Aires, Bariloche, dove vive una grossa comunità germanica. Lì l'excapitano delle SS è il direttore dell'associazione culturale locale. «dogliamo venga estradato subito», ha detto in trasmissione il rabbino Marvin Hyer, del Centro Wiesenthal. «Siamo pronti», ha risposto Guido de Telia, del governo argentino. Dalla ricostruzione di «AbcTv» emerge che Pio XII aveva affidato l'incarico particolare di aiutare i nazisti a fuggire a un vescovo, Alois Hudal, consigliere del Pontefice. Intervistato sull'argomento, padre Robert Graham, un prete cattolico in quegli anni al Vaticano, trova «ridicole» queste accuse, e sostiene che, tra tanti rifugiati che vennero aiutati allora dal Vaticano, «uno o due WASHINGTON. Ecco l'intervista che la rete tv «Abc» ha realizzato con Erich Priebke. Lei era nella Gestapo nel 1944. Paolo Passarmi Perché quel massacro? «Lei sa quali erano i nostri ordini. Lei sa che in guerra succede anche un certo tipo di cose». Obbediva solo a degli ordini? «Sì. Ma non ho sparato a nessuno». Lei non ha ucciso nessuno? Ma non è ciò che lei disse nel '46. Lei ammise di aver sparato. E adesso cosa prova? «Mi sento molto a disagio. Nessuno di noi voleva fare ciò che ha fatto». Ma lei ha ucciso gente innocente, ha ammesso che era là. «Sì, io ero là, ma ci era stato ordinato dall'alto comando». Ma gli ordini non possono essere una scusa. «Allora, caro signore, un ordine era un ordine». E lei lo esegui. «E io dovevo eseguirlo, sì». E molti civili morirono. «Sì, morirono dei civili. Molti civili morirono in molte parti del mondo e continuano a morire anche ora». E adesso lei dice di sentirsi male per loro? «Mi sento molto male. Molto male. Molto male». Perché non si rifiutò di fare ciò che ha fatto? «Lei vive oggi, ma noi vivevamo in altri tempi. Nessuno lo ammetterà oggi, ma la maggior parte della Germania era nazista». E lei era un nazista. «Io ero un ragazzo. Ero un nazista e un ragazzo». Pensa che dovrebbe essere perdonato per ciò che ha fatto solo perché era un ragazzo? «No. Molti ragazzi fanno cose che poi, da vecchi, li fanno soffrire». Ma questi vecchi non dovrebbero pagare per i crimini commessi? «Noi non abbiamo commesso un crimine. Abbiamo fatto ciò che ci hanno ordinato». Giustiziare civili in tempo di guerra viola le convenzioni internazionali. «Sì, oggi, ma non a quell'epoca». Deportò degli ebrei nei Lager? «Ebrei? no, nessuno». Ha mai lavorato con Eichmann? «No, mai». Si considera un criminale di guerra? «No, non ho mai ucciso un uomo solo perché era ebreo». Cosa prova per lo sterminio di sei milioni di ebrei? «Mi spiace moltissimo, perché è terribile uccidere uomini, donne e bambini». [r. cri.] «Lei sa che i comunisti uccisero un gruppo di soldati tedeschi. Per ogni soldato tedesco, dovevano morire dieci italiani». Civili? «Ci sono stati dei civili. In realtà, la maggior parte erano terroristi». Sono stati uccisi anche dei ragazzi di 14 anni. A Roma. E' così? «Sì, a Roma. Sì». Che pensa del partito nazista? «Sono contento che sia scomparso. Con i nazisti ho chiuso nel '45». Ci parli del massacro di Roma. «No, non è vero».

Luoghi citati: Bariloche, Buenos Aires, Germania, Roma, Washington