Un vizietto alla Kennedy di Vittorio Zucconi

Un villette alla Kennedy Un villette alla Kennedy Come il suo modello, nelle virtù e nei difetti JFK collezionava ragazze e stelline Ma trent'anni dopo quello che era giudicato normale è diventato peccato re grande amatore, al contrario: Kennedy se la sbrigava in fretta, senza preoccupardi troppo delle sue partners. Una segretaria raccontò di averglielo visto fare dentro un guardaroba della Casa Bianca. Quando Bill Clinton, recluta adolescente dei famosi «Corpi della Pace» kennedyani incontrò il Presidente alla Casa Bianca nel 1962, non avrebbe certo potuto sospettare che il suo idolo portava a letto in quel periodo una famosa morie lo stesso Peter Lawford. Può darsi che il continuo sforzo di «essere come Kennedy», di echeggiare le sue parole, di riprodurne i gesti, abbia finito per sconfinare - incosciamente - anche nelle abitudini private, magari nella illusione di poter contare sulla complicità dei media. Ma se fosse vero che fra i due presidenti democratici corre questa analogia amorosa, una differenza enorme esiste e sono i 30 anni trascorsi fra le avventure kennedyane e le querele clintoniane. Quello che allora pareva legittimo, addirittura «normale», nella logica maschilista deH'«uomo cacciatore» è diventato oggi comportamento incettabile, colpa morale gravissima, addirittura reato. Forse, Clinton si era illuso che la «correttezza politica» delle sue scelte, l'essere apertamente profemminista e sposato con la femminista Hillary, gli avesse dato una copertura inattaccabile, come Kennedy godeva invece della complicità maschile e della maggiore discrezione dei giornali del tempo. Ma anche la destra può fare le guerra con le armi della sinistra: e l'accusa di «molestatore» inventata dalle «liberal» viene oggi usata dai nemici conservatori contro di lui. Deve certo essere molto amaro, per Bill Clinton, sentirsi messo in croce e querelato per atteggiamenti che erano considerati accettabili, addirittura ammirevoli, nel suo idolo JFK. Ma 30 anni sono molti e le strade di Washington sono state lastricate dei corpi di politici distrutti da illeciti amori. Se una colpa sicura si può fare a Bill Clinton, l'uomo che ha ammesso in pubblico di avere avuto «difficoltà matrimoniali», è di non aver ricordato che non furono turisti ubriachi, ma Puritani, i Padri Pellegrini che sbarcarono 370 anni or sono sullo scoglio di Plymouth per fondare l'America. Quando un giovane deputato repubblicano chiese a Reagan la ricetta sicura per star lontano dai guai in politica: «Tre cose devi fare - gli rispose il vecchio Presidente - stai lontano dalle donne, stai lontano dalle donne e stai lontano dalle donne». «doli», una bamboletta della Mafia, Judith Campbell, conosciuta a Las Vegas attraverso Frank Sinatra e il «Branco dei Topi», Dean Martin, Peter Lawford e Sammy Davis jr. Né avrebbe potuto immaginare che fra Kennedy e il cognato Lawford, grande procacciatore di stelle e stelline per il suo «boss», fosse corsa una scommessa sui chi dei due avrebbe per primo «messo giù» una donna sullo storico letto di Abramo Lincoln, dentro la Casa Bianca, come rivelò nelle sue me¬ Vittorio Zucconi

Luoghi citati: America, Las Vegas, Plymouth, Washington