Da Carolina a Sama

Da Carolina a Sama Da Carolina a Sama ROMA. Carolina di Monaco ha dovuto aspettare dodici anni perché i giudici della Sacra Rota accogliessero la sua richiesta di annullamento delle nozze con Philippe Junot. Piacciono in particolare alle famiglie reali gli annullamenti di matrimonio. Fu la Sacra Rota a sciogliere il vincolo tra il duca Amedeo d'Aosta e Claudia d'Orleans, dalla quale aveva avuto tre figli e a consentirgli di unirsi a Silvia Paterno. Negli Anni Cinquanta, fece scalpore l'annullamento del matrimonio di Anna Bonomi Bolchini, regina della finanza. E furono ritenute nulle dalla Sacra Rota anche le nozze tra Carlo Sama, attuale compagno di Alessandra Ferruzzi, e Ilde Manetti, figlia di un ex socio d'affari della famiglia Ferruzzi. Anche l'attuale presidente della Camera Irene Pivetti ha intenzione di fare ricorso al tribunale ecclesiastico. [r. cri.] 1993 LA ROTA ROMANA: 125 SENTENZE MATRIMONIALI 57 A FAVORE DELL'ANNULLAMENTO 68 CONTRO 638 CAUSE PENDENTI A OGGI O ITALIA [DATI FINO AL 1990) •1990: 906 MATRIMONI "ANNULLATI" 120 MATRIMONI NON ANNULLATI N CAUSE TOTALI: 1451 NEL 1975 1204 NEL 1990 Uditori. Questi da oggi in poi godrà di poteri maggior rispetto al passato; fra di essi la possibilità di avocare a sé le cause in esame presso altri organi giudiziari ecclesiastici. «Inizia una nuova epoca nel ministero giudiziario» di questo tribunale, è stato detto durante la cerimonia di presentazione del testo. E' da dire che la grande maggioranza dei processi per il riconoscimento delle nullità matrimoniali si go da parte delle istanze locali. Al Tribunale romano giungono di norma, oltre ai processi per cui esiste una richiesta specifica dell'interessato (che chiede di essere giudicato dalla Rota) i fascicoli dei procedimenti per cui il tribunale di primo grado (diocesano) e il tribunale d'appello hanno dato sentenze divergenti. Nel 1990 nel mondo sono state pronunciate 55 mila sentenze per il riconoscimento della nullità, di cui 53 mila con risposta positiva. Questo in prima istanza; il giudizio è stato confermato per circa 49.500 in secondo grado. Nello stesso anno, la Rota ha giudicato positivamente 78 nullità, su 130 richieste. svolge a livello diocesano, e nazionale; vale a dire che gli incartamenti non arrivano mai al «Palazzo della Cancelleria», a Roma. La «Rota Romana» deve il suo nome al fatto che i 18 membri siedono in giudizio «a rotazione» in gruppi di tre. Ogni fedele ha diritto di introdurre direttamente la sua causa al 'tribunale di Roma. Ma è il Papa, «giudice supremo per l'insieme del mondo cattolico», come recita l'articolo 1442 del Codice di Diritto Canonico, a decidere se questa causa deve svolgersi davanti a un tribunale diocesano o alla Rota. E la Rota giudica egualmente, in prima istanza, gli affari riservati alla Santa Sede, vale a dire i problemi relativi a vescovi e cardinali, così come tutto ciò che concer¬ ne i Capi di Stato; in particolare, in materia di nullità matrimoniali, per evitare che i tribunali locali si trovino soggetti a pressioni che potrebbero offuscare la lucidità e l'indipendenza di giudizio. La «Sacra Rota» normalmente è più severa, decisamente più severa dei tribunali diocesani che (in particolare negli Stati Uniti] hanno fama di dimostrarsi particolarmente comprensivi verso i coniugi in difficoltà, tanto da far parlare di una qualche forma di concorrenza nei confronti del divorzio civile. La «Sacra Rota» in realtà dovrebbe dare la «linea» di tendenza, o di giurisprudenza, a cui i tribunali diocesani e nazionali si uniformerebbero; ma in questo non c'è nessun obbli¬ Marco Tosarti

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