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Gonzàlez: io, 81 PS Pietro del psoe Gonzàlez: io, 81 PS Pietro del psoe Arresti eccellenti, il premier promette pulizia MADRID NOSTRO SERVIZIO simi colpi dello scandalo e dell'incredibile fuga dell'ex direttore della Guardia Civil Luis Roldan, cerca di reagire e ieri, in una conferenza stampa, è passato al contrattacco. «La prima cosa che voglio dire è che non mi dimetto. La mia responsabilità - ha esordito Gonzàlez - è quella di continuare come capo dell'esecutivo, chiarire i casi di corruzione che si sono presentati e qualsiasi altro che possa presentarsi nel futuro». Dopo aver messo le mani avanti, quindi, sulle possibili rivelazioni di Roldan (la corruzione generalizzata che coinvolgerebbe l'ex vertice del ministero degli Interni, fondi neri e pizzi sugli appalti della Guardia Civil), il leader ha pronunciato la «madre di tutti i comportamenti futuri» del suo governo: «Lotta continua contro la corruzione. C'è crisi politica ma non crisi di governabilità. Sono st<<tc prese misure importanti contro gli scandali, e le L'ex governatore del Banco di Spagna Mariano Rubio, accusato di «insider trading», ed il suo socio in affari miliardari Manuel de la Concha, ex presidente della Borsa di Madrid, sbattuti in galera ieri mattina con un procedimento più che discutibile e mai utilizzato prima. Altre due dimissioni eccellenti, quelle dell'ex ministro degli Interni Corcuera e del capogruppo socialista alla Camera Solchaga, che seguono a ruota due «licenziamenti», quelli dell'ex ministro degli Interni Assunción e del titolare del dicastero dell'Agricoltura Albero, autoimmolatosi mercoledì sera perché aveva evaso il fisco tra l'84 e l'89. Un nuovo ministro degli Interni, Juan Alberto Belloch, al contempo Guardasigilli, 44 anni, ex magistrato d'assalto. Gonzàlez, benché barcollante sotto i duris¬ porteremo avanti con rigore». Poi si è permesso, quando tutta la stampa (con l'eccezione di «El Pais») e le opposizioni chiedevano la sua testa, di ammettere sì che ha fatto male a fidarsi di persone che non meritavano la sua stima, ma che «non c'è ragione, per gli interessi del Paese, di convocare elezioni anticipate». E, come un prestigiatore, ha tirato fuori dal cilindro che il partito degli autonomisti democristiani catalani, il «Cyu», continua a dargli il fondamentale appoggio esterno. L'unica concessione di Gonzàlez: «Il clima di questi giorni, lo ammetto e l'ho pensato anch'io, fa schifo. Il governo ha perso credibilità ed anche la mia immagine ne ha sofferto. Assumerò, se sarà provata la mia responsabilità nel caso Filesa, la responsabilità politica che no deriverà». Gian Antonio Orighi