Delitto Corallo Vacilla alibi del senegalese

Citati nuovi testi Citati nuovi testi Delitto Corallo Vacilla alibi del senegalese Al processo per il delitto di Marina Corallo, l'insegnante dell'Isef uccisa con tre coltellate a bordo della sua auto la sera del 28 settembre '92, il pm Perduca ha segnato un punto a suo favore ma la difesa non è rimasta a guardare. Il pm ha portato in aula i poliziotti che quella sera seguirono il caso e l'ispettore Colosimo ha confermato l'attendibilità del teste Becks Niang, un amico di Francois, Cheia Kanoute, il senegalese sospettato del delitto: «Quella sera Francois aveva appuntamento con me ai Murazzi. Ma non venne, andai a cercarlo in via Mazzini dove aveva abitato con Marina ma trovai la polizia». Per il pm Francois non andò all'appuntamento perché aveva commesso il delitto. Il difensore Palumbo ha portato in aula Secondo Gramaglia, ex titolare di un bar in via Saluzzo: «Tra la primavera e l'estate del '92 ricevetti la visita di Francois che pareva interessato a rilevare il bar».

Persone citate: Cheia Kanoute, Colosimo, Francois, Gramaglia, Niang, Perduca