Quel cambio è una chicca

Quel cambio è una chicca Quel cambio è una chicca Sulla Selecta una trasmissione automatica comoda e sportiva S. MARGHERITA LIGURE. Insieme con la Cabrio, la Fiat ha presentato due nuove versioni della berlina per allargare la gamma verso le cosiddette «nicchie» di mercato. Si tratta della Punto Selecta, dotata di cambio automatico, e della Punto 90, con un motore da 90 cavalli. Per motivi psicologici che sarebbe lungo analizzare, il cambio automatico non ha mai avuto successo in Italia: ora chi è intenzionato a comprare la Punto farebbe bene a esaminare la Selecta in relazione alle sue esigenze di viaggio. E scoprirebbe un dispositivo efficiente e comodo, che non è penalizzato in sportività o economia. Il sistema Ecvt adottato dalla Fiat dopo un accurato lavoro di messa a punto in collaborazione con la società olandese Van Doorne, è un cambio a variazione continua del rapporto. Non ci sono cioè ingranaggi (salvo ovviamente quelli per la retromarcia) ma le trasformazioni di velocità e quindi di coppia sono ottenute mediante una specialissima cinghia di acciaio che collega due pulegge a diametro variabile. Quando una aumenta di diametro l'altra diminuisce: si ha una variazione nel rapporto di circa 4 a 1, più di quanto sia possibile con i normali cambi a ingranaggi. La sigla Ecvt significa Electronic continuously variable transmission, comprensibile anche in italiano. C'è da spiegare semmai che l'elettronica controlla il rapporto di trasmissione momento per momento e in funzione di molti fattori quali la velocità della vettura, la posizione dell'acceleratore e il regime del motore. In più viene comandata la frizione elettromagnetica formata da due tamburi tra i quali è interposta polvere di ferro che può essere magnetizzata da una bobina. A vettura ferma non passa cor¬ rente nella bobina e la frizione è staccata anche se la marcia è inserita: così non si avverte il fenomeno comune nei cambi idraulici e cioè una tendenza della vettura a muoversi per cui occorre tenere il piede sul freno. Quando si accelera viene data corrente alla bobina e la polvere di ferro unisce i tamburi e viene trasmesso il moto. Tale tipo di frizione è praticamente etemo e, inoltre, non provoca perdite di potenza come i convertitori idraulici (a parte un minimo consumo di corrente elettrica). Il selettore delle marce comprende varie posizioni a partire da P (parcheggio con blocco della trasmissione e unica possibilità di estrarre la chiave), R per la retromarcia, N per il folle, D per il funzionamento normale e L per tenere il cambio sui rapporti più ridotti e sfruttare così il freno motore. La velocità di 150 km/h è uguale a quella della Cabrio con identico motore ( 1242 ce e 60 Cv) e il consumo in città addirittura inferiore con 7,5 litri per 100 km. Di tutt'altro carattere è la versione 90: in questo caso sono state privilegiate le prestazioni con un motore di 1581 ce e 88 Cv dotato di iniezione multipoint associata alla accensione statica a doppia bobina. La velocità massima sale a 178 km/h ma soprattutto si ha una accelerazione notevole, il che è un fattore di sicurezza. Inoltre questa versione ha una dotazione di serie molto completa e la possibilità di incorporare accessori come Abs, airbag per entrambi i sedili anteriori, tetto apribile, impianto di aria condizionata, volante regolabile e sedile di guida con regolazione in altezza e lombare, rivestimenti in pelle. Una Punto che diventa simile alle grosse auto di lusso. Gianni Rogiiatti

Persone citate: Cabrio

Luoghi citati: Italia