Due milioni in coro «Senna campione»

Un immenso muro di folla ha fatto ala al corteo funebre dall'aeroporto a San Paolo Un immenso muro di folla ha fatto ala al corteo funebre dall'aeroporto a San Paolo Due milioni in coro: «Senno, campione» Chiusi scuole e uffici pubblici, lacrime e svenimenti E a centinaia di neonati è stato dato il nomeAyrton SAN PAOLO. La sua città, la sua gente, ha dato l'ultimo commosso addio ad Ayrton Senna. E' stata una giornata di lutto collettiva, ieri a San Paolo. Chiusi gli uffici pubblici, chiuse le scuole, il traffico paralizzato. Quasi due milioni di persone hanno voluto esserci, lanciare ancora uno sguardo al «loro» pilota, chiuso in una bara sigillata che nascondeva il volto martoriato, avvolta in un'enorme bandiera gialla, verde e blu. I colori del Brasile, i colori che Senna aveva portato alla vittoria in Formula 1, regalando attimi di orgoglio a un Paese in preda a una gravissima crisi sociale ed economica. In migliaia hanno passato una fredda e umida notte d'autunno aggrappati alle reti di recinzione dell'aeroporto, aspettando l'aereo che da Parigi riportava a casa il corpo del pilota. Quando l'Md-11 della Varig è finalmente atterrato - alle 6.18 del mattino i riflettori di quattro reti televive si sono accesi per cogliere le immagini di quello che un giornalista con le lacrime agli occhi non ha esitato a definire «il giorno più triste della nostra storia». Il feretro è stato caricato su un luccicante camion dei pompieri, scortato da un reparto di lancieri a cavallo e dai motociclisti della polizia in alta uniforme. Il corteo si è avviato lentamente verso il centro di San Paolo sulle note dell'«Inno di Senna», una musica dai toni dolci ed eroici che la Rede Globo aveva creato anni fa per accompagnare le domenicali salite al podio del campione. E per quei 30 chilometri finali - prima tra le miserabili favelas di periferia e poi tra i viali del centro - l'ultimo muro di Senna non è stato quello della curva di Imola, ma quello umano, dolente e appassionato insieme, che ha fatto ala al camion sino alla camera ardente allestita nel palazzo dell'Assemblea legislativa, tra gli alberi se- colari di un parco. Qui oltre 250 mila persone erano in attesa, alcune sin dalla notte di lunedì, per l'estremo saluto al pilota. La famiglia di Ayrton ha riservato per sé solo mezz'ora, lo spazio per una breve cerimonia religiosa officiata da un pastore protestante. Adriana Galisteu, la giovane e bellissima compagna di Senna, è riuscita ad arrivare da Lisbona solo alla fine, abbracciando in lacrime la madre del suo fidanzato. L'omaggio è diventato di popolo. In fila, fianco a fianco, signore della buona borghesia in tailleur e venditori ambulanti dalle magliette lacere: gli estremi sociali di una nazione divisa da una feroce apartheid sociale non dichiarata, riuniti per un istante da un lutto allo stesso tempo lontano e intenso. E poi le lacrime, gli svenimenti, i flash dei fotografi e i microfoni dei giornalisti arrivati da tutto il mondo, la ragazzina con il nome di Senna dipinto in giallo e verde sul viso, il poliziotto con gli occhi gonfi di pianto che trattiene la folla, i tifosi che si stendono a formare un gigantesco cuore su un prato. Il rullare dei tamburi e le grida scandite - «Senna, Senna, campione, campione» -, l'urlo delle sirene e il rombo degli elicotteri. Immagini e suoni di San Paolo al suo figlio più amato, che le telecamere hanno portato nelle case di 150 milioni di brasiliani. In tutto il Paese, centinaia di neonati venuti alla luce negli ultimi tre giorni sono stati battezzati «Ayrton Senna». Stamane, l'ultimo atto. I funerali saranno ristretti alla famiglia e a pochi invitati. Il presi¬ dente brasiliano Itamar Franco non ci sarà - ha preferito visitare ieri notte i genitori del pilota ma gli onori saranno quelli riservati ai capi di Stato, con tanto di salve di cannone e di passaggio radente della squadriglia acrobatica dell'aeronautica. Ci saranno molti colleghi del «circo» della Formula 1: il boss dell'ultima scuderia di Senna, Frank Williams, e quello della McLaren, Ron Dennis, e moltissimi piloti, da Jackie Stewart a Alain Prosi., da Nigel Mansell a Emerson Fittipaldi, oltre alle due giovani promesse dell'automobilismo brasiliano su cui si appuntano ora le speranze dei tifosi, Rubens Barrichello e Christian Fittipaldi. Ayrton Senna è già una leggenda. Gianluca Bevilacqua y a rlmr, ■■■-"111 W i K ' i f gpgb Il feretro di Senna (fianco) portato a spalla da un picchetto d'onore; Al centro: la folla fa ala al corteo

Luoghi citati: Brasile, Imola, Lisbona, Parigi, San Paolo