La notte in pigiama fa litigare i vip di Piero Soria

Arbore difende la tesi del Cavaliere: «Quando lo indosso sono davvero al sicuro» Arbore difende la tesi del Cavaliere: «Quando lo indosso sono davvero al sicuro» La notte in pigiarne fa litigare i vip Berlusconi lo rilancia, ma Augias: è un 'anticaglia RITORNO AL PASSATO CON POLEMICHE IL principe di Condé dormì profondamente prima della battaglia di Rocroi. Le cronache narrano però che anche Berlusconi si assopì tranquillamente prima della disfida del Viminale. «Quando mi infilo nel mio pigiama, non c'è più nulla che mi può toccare». Ma il pigiama non era un ammennicolo borghese spazzato dal vento del '68 esattamente come i reggiseni delle femministe? Il fatto che il Presidente incaricato lo ritiri fuori dal cassetto oggi è un altro segno dei tempi che cambiano? «No, assolutamente - dice Luciano De Crescenzo -. E' una delle poche cose che non hanno nulla a che fare con l'essere. E' un antisimbolo. Te lo infili addosso perché hai bisogno di caldo, di tepore. Io lo metto d'inverno e d'estate lo lascio. Senza rancori. Senza significati reconditi. Semplicemente perché il grande freddo è passato». Un segnale, in altre parole. Un po' come le rondini che tornano a primavera. Ma non è d'accordo Corrado Augias, fresco candidato alle liste del pds. Che, naturalmente, non lo usa. «Vuole mettere quella stupenda sensazione di piacere che il corpo nudo, fumante di doccia, prova quando viene accarezzato dallla fragranza di un lenzuolo? No, il pigiama è un'anticaglia borghese. Inaccettahile per un progressista. Passi la camicia da notte, se proprio uno non può farne a meno. Se non altro, la trovo più scapricciata. Ma la querelle è antica. Come quell'altra fondamentale: meglio lo slip o il boxer?». In mezzo, naturalmente i pentiti. Come Lucio Colletti, a cui non è possibile estorcere più di un irato «non l'ho usato per molto tempo, adesso ho cam- biato idea. Ma con tutto quello che capita, queste sono vere puttanate». Probabilmente ha ragione lui. La gente però sogna nello scoprire che Valérle Kaprisky si addormenta solo se coperta di borotalco. Anche se Giampiero Mughini ne aborre l'idea. «Una donna con indosso soltanto due gocce di Chanel mi fa inorridire. A maggior ragione: lo spettacolo di uomini ignudi, sebbene di notte e nell'intimità del loro lettuccio, è una delle cose più deprimenti della vita. E' il segno di sonni privi di fantasia. Perdio! Sul palcoscenico di questo secolo sono passati personaggi come Stalin, Mussolini, De Gaulle. Ora siamo pieni di Ireni Pivetti. E' un bel finire male, a prescindere dai pigiami che sono soltanto attrezzi di una sostanza: come un paio di pantofole, una camicia...». Meno drammatico Renzo Arbore, fresco reduce da New Orleans dove di pigiami ne ha acquistati a dozzine: «Adoro quel¬ le stupende flanelle americane con le prime colazioni disegnate sulla giacca. Uno si sveglia e ordina: ha già il menù infilato addosso». Ma il pigiama - come diceva una certa Marilyn Monroe, quella delle due gocce di Chanel di Mughini - non è una cosa da anzianotti conservatori? Da tremebondi vecchietti perennemente terrorizzati dal colpo di freddo alla pancia? Le statistiche sembrano confermarlo: i giovani, come minimo, preferiscono una T-shirt. «Sbagliato - risponde -. Il giovani seguono le mode. Ma poi ricuperano tutto. Il pigiama è fondamentale nella cultura dell'umanità. Io non so dormire senza. E' come il panciotto di giorno. E' igiene, è salute fisica e mentale. Significa dormire bene. Avvolti in un calore rilassante che permette di essere pronti ad affrontare lucidamente il giorno successivo. E' ben più di una copertina di Linus. E' eleganza, è raffinatezza. Un tempo correvo addirittura in Svizzera a comperarmi quelle tutone tutte d'un pezzo in cui ti rannicchiavi dentro come in un guscio. Oggi impazzisco per quegli affascinanti Brooks Brothers che fanno perdere la testa persino alle donne. Una volta, in Kenya, mi hanno rubato tutto. Ho sentito il ladro e gli sono corso dietro. Dopo qualche metro mi sono accorto di avere mille occhi addosso. Nessuno badava alle mie grida. Tutti erano concentrati solo su quel mio pigiamino col collo alla guru, grandi fiori e colori. Mi sono fermato. E li ho guardati. L'Africa mi stava giudicando: che cosa può trovare un uomo di più sexy di un continente che lo osserva? Ecco, senza pigiama tutto questo non sarebbe mai successo». Vero. Rimane comunque un rammarico. Perché Manzoni non ci ha rivelato se il principe di Condé, prima della battaglia di Rocroi, ha scelto di dormire il sonno dei giusti nudo, in pigiama o in una guerresca camicia da notte? Oggi non saremmo partiti da zero. Piero Soria Lo showman «E' un indumento fondamentale nella cultura dell'umanità» A fianco, Renzo Arbore, sopra Corrado Augias. In alto a sinistra Marilyn Monroe, che dormiva vestita solo di due gocce di profumo

Luoghi citati: Africa, Kenya, New Orleans, Svizzera