Il Likud; rovesciamo questo governo

Il Likud; rovesciamo questo governo Il Likud; rovesciamo questo governo E nella notte i coloni tentano di invadere Gerico I NEMICI DELL'INTESA TEL AVIV. Mentre al Cairo si iniziava la cerimonia della firma degli accordi sull'autonomia a Gaza e a Gerico, con un gesto dimostrativo il Likud, all'opposizione alla Knesset, ha chiesto lo scioglimento immediato del Parlamento e la convocazione di elezioni anticipate per il 12 luglio prossimo. «Il governo di Yitzhak Rabin, quando ha accettato la presenza di una sovranità straniera ad Ovest del fiume Giordano, ha dimostrato di non sapere guidare il popolo israeliano»: lo ha affermato il leader del Likud, Benyamin Netanyahu. Ed ha aggiunto: «Presto le cellule cancerogene di Gaza e Gerico si estenderanno altrove e anche la vallata del Giordano andrà perduta». Da parte sua, Rehavam Zeev, leader del partito di estrema destra «Moledet», ha detto «oggi è una giornata nera per Israele. Il terrorismo palestinese ha avuto partita vinta e Rabin si è arreso senza condizioni». Per altra finché il governo Rabin disporrà del sostegno di 61 deputati su 120, l'ipotesi di uno scioglimento anticipato della legislatura non appare realizzabile. Ieri l'esercito israeliano ha isolato Gerico, la città cisgiordana che farà da «capitale» dei territori arabi occupati divenuti autonomi. I militari sono intervenuti energicamente arrestando numerosi coloni ebrei che dimostravano contro l'intesa. I coloni si erano radunati in un'antica sinagoga di Gerico eludendo i blocchi stradali istituiti durante la notte dall'esercito: sono stati trascinati di peso fuori del tempio dopo aver allontanato i giornalisti dalla zona. Secondo fonti militari israe¬ liane, i coloni arrestati sarebbero un centinaio, ma i coloni parlano di almeno 400. Sul fronte opposto, i gruppi radicali palestinesi contrari ad Arafat hanno duramente condannato la firma dell'intesa ed hanno ribadito il loro impegno per farla fallire. Tra questi il «Fronte democratico per la liberazione della Palestina» (di Nayeh Hawatmeh), il «Fronte popolare» (di George Habbash) e il «Movimento di lotta islamica». A Damasco il colonnello Saeed Mousa, leader del gruppo «Fatah-rivolta», ha maledetto Arafat, mentre con altri dirigenti radicali seguiva in televisione la cerimonia della firma. ((All'inferno quel traditore», ha imprecato Mousa. Al coro degli insulti si sono uniti anche Ahmad Jibril, ex capitano dell'esercito siriano, capo del «Fronte popolare di liberazione della Palestina-Comando generale», e Isam al-Kadi, leader della fazione «Saiqa». Focolai di protesta contro l'accordo vengo¬ no segnalati in varie località ed anche nei campi di Sabra e Chatila a Beirut e di Nahr el Bared e Baddawi nel Libano settentrionale: sui tetti di centinaia di case e baracche sventolano bandiere nere in segno di lutto. Lunghi minuti di suspense hanno vissuto i palestinesi scarcerati ieri mattina dal campo israeliano di Ketziot, a causa dell'incidente che ha caratterizzato la cerimonia della firma dell'accordo. Quando la radio israeliana ha trasmesso la notizia che Arafat si rifiutava di firmare alcune mappe, gli autobus che li trasportavano verso Gaza si sono fermati su ordine delle autorità militari, ripartendo solo alla conclusione della cerimonia del Cairo. Infine un bambino di 11 anni è stato ucciso nella Striscia di Gaza durante una sparatoria da quattro palestinesi che cercavano di rapire suo padre, sospettato di collaborare con le autorità israeliane, [e. st.] Gli ultra palestinesi «Va' all'inferno maledetto Arafat» Bandiere a lutto Il leader del Likud Benyamin Netanyahu: «Le cellule cancerogene di Gaza e Gerico si estenderanno»