Martelli: una persecuzione di Claudio Martelli

Mortelle: una persecuzione Mortelle: una persecuzione «Non posso andare a scuola a Londra» IL RITIRO DEI PASSAPORTI PERSECUZIONE. Claudio Martelli, ex ministro Guardasigilli, risponde così al provvedimento del gip Italo Ghitti che gli ha ordinato di consegnare il passaporto. Martelli fa parte del primo gruppo di ex parlamentari inquisiti nell'inchiesta Mani Pulite colpiti dal divieto d'espatrio. E ieri Ghitti ha «colpito» di nuovo: due ex ministri, il socialista Franco Reviglio e l'ex democristiano Carlo Bernini, sono stati privati del documento necessario per l'espatrio. Dovranno rinunciare a recarsi all'estero anche altri sei onorevoli: gli ex democristiani Cesare Golfari, Franco Castiglione e Luigi Baruffi e i socialisti Antonio Testa e Nicola Putignano. Il gip deve ancora decidere sulla posizione dell'ex segretario psi Bettino Craxi e di due suoi fedelissimi, Giusi La Ganga e Gianni De Michelis, e su Severino Citaristi, ex tesoriere de. Sarà invece la magistratura romana a decidere se ritirare o meno il pas- saporto a Marcello Stefanini, tesoriere della Quercia. Ma come hanno reagito gli ex potenti della Prima Repubblica già colpiti dal divieto d'espatrio? Claudio Martelli è irritato: ((Avevo cominciato un'attività di studente - ha spiegato in un'intervista al Tg2 - un po' in ritardo in Inghilterra approfittando del fatto che ci studia anche mio figlio e incoraggiato anzi esortato da alti dirigenti della polizia e dallo stesso dottor Di Pietro che, preoccupati per la mia sicurezza per i progettati attentati di mafia, mi avevano invitato a starmene un po' all'estero». E lui che ha seguito quel consiglio adesso attacca: «E quindi è sicuramente un provvedimento che suona come una persecuzione non tanto per soddisfare delle esi¬ genze cautelari che nel mio caso non esistono quanto per ferire, per umiliare». L'ex sindaco di Milano Carlo Tognoli, dopo aver consegnato il suo passaporto - era in Tribunale a Milano per il processo sulle tangenti Aem - ha però criticato il provvedimento: «Mi sembra che si tratti soltanto di un modo di spettacolarizzare la vicenda». Poi ha aggiunto: «Nel mio caso è una misura non necessaria. Dico solo che non ho conti all'estero, non ho proprietà all'estero, non ho fiduciari che mi rappresentino all'estero e se ho fatto qualche espatrio l'ho fatto a Roma». Ma c'è anche chi temporeggia. L'ex ministro psi Claudio Signorile prima di consegnare il passaporto aspetta che l'ordinanza di ritiro gli venga notificata. Non ha aspettato, invece, Paolo Cirino Pomicino, ex ministro democristiano del Bilancio: «Il passaporto? L'abbiamo già spedito all'avvocato a Milano per consegnarlo». [m. tr.] Divieto d'espatrio per Reviglio e Bernini Su Stefanini (pds) deciderà Roma L'ex ministro socialista Claudio Martelli

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