Eurosocialisti di F. S.

Eurosocialisti Eurosocialisti Guerra aperta a Forza Italia STRASBURGO DAL NOSTRO INVIATO Il Parlamento Europeo approva a sorpresa, con un voto di maggioranza (189 sì, 188 no) la mozione del PSE: «Si esige che i membri dell'Unione Europea facciano sapere molto chiaramente al Presidente della Repubblica italiana che il suo Governo dovrà essere fedele ai valori fondamentali che hanno presieduto, dopo gli orrori del fascismo e del nazismo, alla fondazione della Comunità». JeanPierre Col, Presidente dei socialisti al Parlamento europeo, ha aperto così le ostilità nei confronti della nuova maggioranza di governo in Italia, invitando i deputati a boicottare eventuali «ministri neofascisti italiani nel quadro delle istituzioni europee». Con i suoi 197 deputati, il Pse è il gruppo più forte del Parlamento europeo. Quando nel giugno del '96 l'Italia assumerà la presidenza di turno dell'Unione europea, dunque, gli eventuali ministri di An avranno a Strasburgo vita difficile. «Ogni deputato membro del Partito socialista europeo che abbia preso posizione per Forza Italia durante le elezioni italiane, o che prenderà posizione per le liste di Berlusconi o dei suoi alleati alle elezioni europee del 12 giugno, si esclude automaticamente dal gruppo del Pse», ha detto Cot. Ma c'è di più. A dicembre scade il mandato della Commissione europea, e la corsa alla poltrona di Presidente1 si è già aperta con le candidature del britannico sir Leon Brittan g dell'olandese Ruud Lubbers. Bene: se il governo di Berlusconi dovesse chiamare un ex missino nella nuova Commissione, gli eurosocialisti «ne rifiuteranno l'investitura». [f. s.]

Persone citate: Berlusconi, Leon Brittan, Ruud Lubbers

Luoghi citati: Italia, Strasburgo