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Calano però le quote dei vecchi soci (privati ed ex Bin) per aprire le porte a nuovi partner. Nell'esecutivo solo banchieri Calano però le quote dei vecchi soci (privati ed ex Bin) per aprire le porte a nuovi partner. Nell'esecutivo solo banchieri Mediobanca, un patto per 12 anni Agnelli: «Ma quale pericolo, sono ipiù bravi» lante il tetto di possesso del 20% del capitale. Per il gruppo dei privati, il tetto massimo resta fissato nel 2% per singolo azionista. Quindi, teoricamente, fuori dal patto, i 18 privati del gruppo B possono acquistare alti titoli, salendo ciascuno fino al 2%. La gestione dell'intesa è affidata ad un Comitato direttivo di sette membri, tre del gruppo A e MERCATO E TRUFFE LMOSCA IUDMILA Ivanovna, anziana pensionata delle poste, ci aveva creduto. E' in coda da tre giorni davanti agli uffici della Società per azioni «Mmm», una delle più famose di Mosca anche per la martellante campagna pubblicitaria televisiva delle sue «azioni». Ma in via Puscechnaja non compare nessuno. Sembra che si siano dileguati tutti. E centinaia di persone sono qui, nell'attesa angosciosa di tradurre in moneta quei fogli di carta che, con ogni probabilità, non solo non daranno più i fantastici dividendi del 700%, ma saranno solo certificati dell'inganno patito. E' già il panico a Mosca dopo che le Izvestija hanno annunciato che la Banca centrale toglieva la licenza alla banca «Mmm», uno dei rami della misteriosa compagnia che vanta anche un non meno reclamizzato Fondo d'investimento. Pare che siano diverse migliaia i risparmiatori come Liudmila Iva- novna. E tutti vorrebbero sapere quale nesso c'è tra la banca fallita e la società per azioni. Ma nessuno risponde ai telefoni. Neanche rivolgendosi al ministero delle Finanze si riesce a sapere qualcosa, salvo ricevere l'informazione che la «Mmm» si appresterebbe a lanciare una nuova emissione di azioni per la cifra di un trilione di rubli, pari a circa 600 milioni di dollari al cambio attuale. Accendo la radio e ascolto la pubblicità della «Jupiter», che pro- anzieri che fuggono. Finisce nel dramma il miraggio dei guadagni facili per la durata dell'accordo, salvo rinnovo del mandato o revoca anticipata di qualcuno. Esso si riunisce prima di ogni assemblea ordinaria di Mediobanca, e prima di ogni consiglio chiamato a convocare le assemblee straordinarie. L'assemblea dei partecipanti al patto, che delibera con una maggioranza che deve coincidere con non meno del 75% del capitale presente nel sindacato, si riunisce per scegliere il presidente, il vicepresidente e l'amministratore delegato di Mediobanca, nonché il presidente del collegio sindacale. A lei inoltre spetta di deliberare su eventuali modifiche dell'accordo o sull'ammissioni di nuovi partecipanti al patti. E vediamo ora gli organi di Mediobanca: il consiglio di amministrazione è composto da presidente, vicepresidente e amministratore delegato (scelti dall'assemblea dei componenti il sindacato) e da altri consiglieri, pariteticamente suddivisi tra rappresentanti del gruppo A e del gruppo B. Il collegio sindacale, formato da tre membri, comprende il presidente (eletto dalla assemblea dei soci) e due sindaci eletti dal gruppo A e dal gruppo B. Il comitato esecutivo di Mediobanca, formato da sette membri, per statuto comprende solo banchieri. Il che avveniva anche fino ad oggi, ma oggi diventa obbligo. Di esso fanno parte i tre vertici di Medioban¬ ca, ossia presidente, vice e amministratore delegato, tre rappresentanti delle tre banche del gruppo A e il rappresentante della banca compresa nel gruppo B, ossia la Berliner. Quanto all'elenco dei partecipanti al patto, esso ricalca esattamente il vecchio gruppo: Credit, Comit e Bancoroma nel gruppo A. Generali, Fondiaria, Olivetti, Fiat, Lazard, Pirelli, Pesenti, Ras, Sai, Finpriv., Pecci, Berliner, Marzotto, Cerutti, Stefanel, Burgo, Ferrerò, Ratti, tutti insieme nel gruppo B. Ognuno dei privati vedrà ridotta la propria quota in proporzione, per scendere al 20,3 per cento. Valeria Sacchi