Ripescato un cadavere nel Mississippi

Ripescato un cadavere nel Mississippi Ripescato un cadavere nel Mississippi babile l'ipotesi Ylenia: la donna ritrovata ha indosso infatti un vestito e dei gioielli (o bigiotteria) che non corrispondono alle descrizioni fornite dai testimoni che per ultimi videro la Carrisi il 6 gennaio. Gli inquirenti sembrano propendere piuttostoverso un altro caso di persona scomparsa nelle acque del «grande fiume»: quello di Melissa Cutillo, 42 anni, gettatasi nel Mississippi il 24 marzo scorso e da allora iscritta nell'elenco dei «missing». Un'identificazione definitiva dovrebbe essere disponibile entro oggi. [Ansa] NEW ORLEANS. E' stato recuperato nelle acque del Mississippi il cadavere di una donna ma i primi accertamenti sembrano escludere che si tratti di Ylenia Carrisi, ventitreenne figlia di Al Bano e Romina Power scomparsa dal 6 gennaio scorso. Lo si è appreso da fonti della città della Louisiana, secondo le quali il corpo è stato ritrovato in una località denominata Chalmette, nella circoscrizione di Saint Bernard. La polizia, secondo le stesse fonti, non ha ancora identificato il cadavere ma almeno due elementi renderebbero impro¬ tato il racconto del giovane, prima di decidere di trattenerlo per interrogarlo. Pochi mesi insieme, molti litigi, un flirt di ragazzi. Ora Chiara, piccola e bruna, è chiusa in una cella frigorifera all'obitorio del cimitero, in attesa che un'autopsia stabilisca se è morta cadendo nel dirupo, o se è stata uccisa e poi gettata via tra la pattumiera. E Lorenzo è nella cella di sicurezza del carcere di Chiavari, che difende ostinatamente la sua versione. La storia di Chiara e Lorenzo, poco più che bambini, cresciuti nello stesso quartiere di Rapallo, persino somiglianti l'uno all'altra, nel taglio dei capelli e nel modo di vestire, negli occhi scuri e sgranati, lei ex commessa in una salumeria, ex baby sitter, ora «in prova» in una cooperativa, lui meccanico disoc¬ cupato, è presto raccontata dai vicini di casa. Un pugno di strade, basse palazzine tutte uguali, con qualche pretesa di signorilità, giardinetti condominiali coi motorini parcheggiati, donne affacciate ai balconi. Piccola geografia del dolore e dell'indifferenza. Qui abita la famiglia Boero, Chiara con la mamma e i fratelli maggiori. Là stava l'amante del padre, antiquario a Camogli: due anni fa l'uomo l'ha uccisa, dopo un litigio, e poi s'è impiccato. Proprio di fronte, la palazzina in cui vivono gli Scorza. E da quella porta, eccolo, sta uscendo il papà di Lorenzo, un omone piegato dalla vergogna, custode fidatissimo e factotum in una villa di Portofino. Stringe una borsa di tela tra le braccia, pochi effetti personali da portare al figlio trattenuto in caserma: avvertita di questa situazione diventata insostenibile. Domenica sera Chiara era andata a trovare un ragazzo in ospedale, a Lavagna, insieme a tre amiche. Lui evidentemente l'ha saputo e l'ha attesa lì. Le amiche ci hanno raccontato che ha insistito per accompagnarla a casa con la sua auto, per poterle parlare, che l'ha quasi costretta a seguirlo, trascinandola per un braccio. Aveva promesso che si sarebbero ritrovati tutti a Zoagli, e invece ha proseguito, se l'è portata via». La corsa dell'automobile s'è fermata tra i boschi di castagni, sulla strada che collega Chiavari a Cicagna, a poche centinaia di metri dal passo della Crocetta e dalla vista del mare, non lontano dal borgo di Montallegro. C'è una curva a gomito, uno strapiombo, una piccola te¬ «(Andate via, ne so quanto voi», urla. A testa china lo segue il figlio minore, capelli lunghi, giubbotto. «Lorenzo? Un ragazzo come tanti, qualche bravata, qualche litigio con i coetanei, gli scooter, le ragazze... e quella signorina, Chiara, la conoscevo di vista, ogni tanto la vedevo passare qui davanti. Dicono che la sua famiglia non vedesse di buon occhio la relazione», racconta il portiere, appena stupito. Ma per i fratelli di Chiara, Lorenzo era un tipaccio: «Quel giovane la perseguitava, la minacciava», raccontano dietro la porta chiusa, «due mesi fa era venuto sotto casa, aveva fracassato i vetri del portone, urlava. Da qualche tempo accompagnavamo nostra sorella ovunque, per paura che lui potesse farle del male. Anche la polizia era stata

Persone citate: Boero, Carrisi, Melissa Cutillo, Romina Power, Ylenia Carrisi

Luoghi citati: Camogli, Chiavari, Cicagna, Lavagna, Louisiana, Portofino, Rapallo, Zoagli