è la tv la stampella del Papa

Collegamento anche con il Concistoro. Wojtyla non intende annullare i prossimi viaggi Collegamento anche con il Concistoro. Wojtyla non intende annullare i prossimi viaggi W la tv la stampella del Papa Dal «Gemelli» parlerà al Sinodo CITTA' DEL VATICANO. No, non vedremo Papa Wojtyla sulla sedia a rotelle, o - come usava fino ai tempi di Paolo VI - sulla sedia gestatoria: Giovanni Paolo II riapparirà in pubblico solo in piedi, dopo aver riacquistato l'uso - totale o parziale - della gamba destra operata venerdì scorso. Ma invece non è affatto escluso che i prossimi giorni ci offrano un Pontefice sempre più telematico. Vale a dire: a fine settimana avrà luogo la cerimonia solenne di chiusura del Sinodo per l'Africa, aperto il 10 aprile. E' certo che Giovanni Paolo II sarà ancora nel suo appartamento al «Gemelli», per quella data; ma è probabile che la camera del Pontefice venga collegata in diretta - con una connessione «aperta» in entrambe le direzioni - con l'Aula del Sinodo, in modo che il Papa possa leggere il suo messaggio finale ai presuli. Lo stesso sistema potrebbe essere utilizzato lunedì e martedì prossimi, se verrà confermato il «Concistoro» di tutti i cardinali del mondo voluto da Papa Wojtyla, in preparazione dell'anno 2000. La conferma o la disdetta - di questo solenne appuntamento, verrà data oggi; una cerimonia di grande importanza, un «mea culpa» di proporzioni epocali. Invece è probabile, e augurabile, che il Pontefice possa essere presente di persona all'inizio di giugno al Congresso Eucaristico. «Avremo tutta l'eternità per riposarci» ha detto Giovanni Paolo II qualche tempo fa; e la battuta è stata citata ieri dal direttore della sala stampa vaticana, Joaquin Navarro Valls, per illustrare le prospettive del papato. «Il fatto che non si è voluto cancellare tutti i suoi impegni indica che si pensa che dopo la riabilitazione potrà fare tutti i viaggi, celebrare le Messe e così via». Super-Wojtyla di nuovo all'opera, dunque; e il giudizio del prof. Manni, che aveva auspicato una diminuzione dell'attività del Pontefice «non è tanto un giudizio clinico secondo Navarro - ma il giudizio di un devoto fedele che vede il modo di lavorare del Papa e chiede se non può risparmiarsi». Giovanni Paolo II pensa ai grandi impegni futuri, che desidera compiere «se Dio lo vorrà», perché pensa a «ciò che Dio gli chiede di fare». E naturalmente il suo entusiasmo è contagioso, anche se forse porta a qualche eccesso; come a quello del commentatore televisivo che ha definito «salda» la voce di Giovanni Paolo II, di tanto in tanto incrinata, domenica al «Regina Coeli», da qualche nota di dolore. Sopportato con un coraggio fuori del comune: «A vederlo, sarebbe difficile sapere che soffre - ha commentato il prof. Luigi Ortona, preside della facoltà di Clinica medica dell'Università cattolica -.' Evidentemente il Papa ha una forte sopportazione del dolore». Il quadro clinico appare comunque rassicurante. E' scomparsa la leggera febbre che si era manifestata sabato e domenica scorsi. «Lo stato locale dell'arto - legge lo scarno bollettino medico reso noto ieri - consente di procedere oggi ai primi esercizi del programma riabilitativo. I parametri funzionali e biochimici si mantengono nei limiti della norma». Il Papa ha cominciato ad alimentarsi regolarmente, legge, recita il rosario tre volte al giorno, riceve visite, e mantiene un contatto costante con il suo «regno». Ogni mattina viene a trovarlo il segretario di Stato, card. Angelo Sodano; nel pomeriggio il sostituto alla segreteria di Stato, mons. Giovanni Battista Re. Ieri mattina ha partecipato alla Messa celebrata dal suo segretario particolare, mons. Stanislao Dziwisz, nella stanza attigua alla sua, dove è stato allestito un piccolo altare. «E' un decorso molto felice», ha commentato Sodano. Marco Tosarti imi Continua a migliorare lo stato di salute del Papa

Luoghi citati: Africa, Citta' Del Vaticano