Finisce sotto accusa il circo del brivido

s *,<* ***** Scalfaro: «Inaudito sul piano umano non fermare la corsa dopo la tragedia di Senna» Finisce sotto accusa il circo del brivido Lauda: regolamenti da cambiare, più sicurezza ai piloti Il «nemico» Prosi: «Nessuno vuole ascoltare i campioni» IMOLA. Dopo la tragedia è giorno di rabbia e polemiche. La Formula 1, la sicurezza dei Gran Premi, Imola sono sotto accusa: regolamenti tecnici sbagliati, vetture troppo veloci e instabili, circuiti inadeguati, la decisione di correre a ogni costo. E' un aspetto, quest'ultimo, che ha sottolineato il presidente della Repubblica, intervenuto sulla drammatica domenica di Imola. «Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro si è subito messo in contatto con il ministro della Giustizia, Conso, per sapere quali iniziative avesse assunto la magistratura per i fatti di Imola e questa mattina (ndr: ieri), con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maccanico, il Capo dello Stato ha sottolineato la gravità inaudita sul piano umano che, di fronte a così immane tragedia, la gara fosse proseguita. Successivamente il ministro Conso lo ha informato che il tribunale di Bologna ha aperto un'inchiesta». Numerose le prese di posizione dei piloti di ieri e di oggi. Niki Lauda ha detto: «Dopo questo fine settimana bisogna fare i conti col fatto che Ratzenberger e Senna non sono più qui. La loro scomparsa mi ha colpito enormemente». Con queste parole Lauda, l'ex campione ora consulente della Ferrari, ha inteso precisare il suo stato d'animo. Lauda, che nell'emotività del momento era sembrato in precedenza dubitare del senso delle corse, è tornato sull'argomento rilevando che intendeva riferirsi al fatto che ogni pilota reagirà a modo suo alla scomparsa dei due corridori ma che tutt'altra questione è il modo in cui occorre analizzare i fatti. «Certo è - ha aggiunto - che bisogna fare qualcosa di concreto». L'austriaco ha sottolineato un fatto: da una parte le auto sono sempre più robuste, dall'altra il corpo umano, soprattutto testa e collo, non è in grado di assorbire gli urti più violenti. Lauda ha proposto un pacchetto di misure: ridurre la velocità sulla corsia dei box; migliorare l'abitacolo e i caschi; introdurre l'airbag a bordo. Prost ha puntato il dito contro la Federazione sportiva dell'auto. «L'anno scorso i regolamenti sono cambiati - ha ricordato il pilota protagonista di duelli con Senna -, ma l'hanno fatto solo per lo spettacolo. Gli incidenti non si potranno mai evitare ma da qualche anno non si opera più per 11 sicurezza». «I rischi sono enormi, per questo mi sono ritirato e i corridori hanno le loro responsabilità. Ho tentato di ricreare l'associazione piloti, ma molti di loro, e non i meno importanti, si sono opposti. Così i direttori sportivi, le autorità e gli sponsor. Non c'è più dialogo». Secondo Alain, «bisogna limitare i fattori aerodinamici. Aver diminuito la larghezza delle gomme ha reso le auto più pericolose: non ci sono più sospensioni attive e antipattinamento. Ma chi fa le regole non si è mai seduto in una F. 1». E Damon Hill, compagno di squadra di Ayrton Senna: «La velocità in curva oggi è al di là di ogni limite. E' ora di studiare qualcosa». Michael Schumacher, leader del Mondiale, ha affermato: «Prima del prossimo Gran Premio di Monaco ci riuniremo tra noi piloti per parlare della situazione. Ma di certo non potremo cambiare le cose, perché non si può far tutto in un giorno». Il tedesco ha aggiunto: «L'anno scorso avevamo raggiunto alti livelli di sicurezza. Ora, occorrerebbe subito imporre un limite di velocità nei box e, in alcuni circuiti, allungare la zona di partenza. Prima di Imola ne avevo discusso con Senna, Berger, Alboreto e Le- tho, ma posizioni e interessi divergevano. Ora saremo d'accordo». Ecco Michele Alboreto, protagonista dell'incidente ai box, dove ha colpito quattro meccanici. «Bisogna andare più adagio in questa zona e, soprattutto, eliminare le fermate per i rifornimenti, pericolosissime. Non contiamo niente a livello decisionale. Un piano per migliorare la sicurezza di alcuni autodromi e rimasto nascosto in un cassetto». Contro Imola si scaglia Jackie Stewart, che è stato tre volte campione del mondo: «Quando un circuito non è adatto a ospitare un Gran Premio, perché non ha i requisiti giusti, bisogna rifiutarsi di correre. Si è visto anche in tv che questa pista era estremamente pericolosa. Si va a 250-300 l'ora e se esci trovi un muro. E' inammissibile». [r. s.] s *,<* ***** MENO ELETTRONICA, PIÙ' LEGGERE E DIFFICILI DA GUIDARE I regolamento tecnico della FI è cambiato nel '94 con lo scopo di abolire l'elettronica di bordo e rendere più importante il ruolo del pilota. Però sono stati eliminati elementi che contribuivano alla sicurezza ed è stata peggiorato la stabilità delle monoposto L'altezza massima dell'alettone posteriore è scesa da 100 a 95 cm. Minor carico aerodinamico alle alfe velocità La potenza dei motori è rimasta invariata (fra i 700 e gli 800 Cv] J Aboliti il sistema antibloccaggio delle ruote (Abs) e il controllo elettronico della trazione. Guida più difficile Abolite le sospensioni «attive» che mantenevano la vettura ad altezza costante dal suolo. Minor stabilità Sezione delle gomme posteriori ridotta da 457 a 381 mm Minor appoggio sull'asfalto I rifornimenti di carburante in corsa permettono di partire con 140 litri in meno che nella stagione '93 [da 210 a 70 litri] La vettura è più leggera e ha prestazioni maggiori I piloti dispongono di 7 set di gomme fra prove e corsa: possono riservarne 2 o 3 per la gara e quindi guidare al limite senza limore che si usurino. Tanto poi le cambiano Guida al limite La larghezza degli spoiler anteriori è scesa da 100 a 90 cm. L'altezza dal suolo è salita da 2,5 a 4 cm Minor carico aerodinamico

Luoghi citati: Bologna, Imola, Monaco