DELITTI MESSICANI

DELITTI MESSICANI DELITTI MESSICANI re qualcosa di meno tangibile, una riflessione sociale, morale, o politica; «Belascoaràn - afferma l'autore - mi presta la sua curiosità, la sua voglia di ascoltare la realtà, la sua consuetudine con certi luoghi di Città del Messico ed anche la sua rabbia, un certo disorientamento esistenziale». Come la vita ruota attorno alla struttura del poliziesco come enigma e si inserisce nel solco della tradizione consacrata da Borges che nel 1942 pubblica, sotto lo pseudonimo di H. Bustos Domeq e insieme a Bioy Casares, i celebri racconti pohzieschi Seis problemas para don Isidro Parodi. Una tradizione illustre, quella del poliziesco in America Latina, che risale all'Ottocento e che va da Eduardo Ladislao Holmberg a Paul Groussac, passa attraverso l'uruguayano Horacio Quiroga, Manuel Peyrou, Marco Denevi e Miguel Bonasso; per giungere fino ai contemporanei argentini Juan Carlos Martelli e Rolo Diez in Argentina. Un genere letterario con una propria chiave di lettura: il ricorso cosciente e volontario al romanzo come esercizio di investigazione della condotta sociale. Organizzatore sindacale e antistatalista, Paco Ignacio Taibo, A città mineraria di Santa Ana, centronord del Messico, non esiste, e dunque non ha mai avuto una giunta rossa, né un capo della polizia scrittore di gialli. La storia appartiene in modo spudorato al regno della fantasia. La gran parte dei suoi personaggi esiste soltanto nelle pagine di questo libro. Tengo a chiarire tutto ciò perché, al contrario, non si pensi che il paese di cui qui si parla sia irreale. Io lo conosco bene, ci vivo tutti i giorni». Questa è la premessa e, in sintesi, la chiave di lettura di Come la vita, l'ultima romanzo di Paco Ignacio Taibo II, una delle più significative giovani voci del giallo latinoamericano. Fierro, mosso da sincero senso civico ma ancor più attratto dalla possibilità di scovare nuove idee per i propri racconti. Si sviluppa in questo modo una doppia prospettiva di lettura: il commissario, senza volerlo, risolve il caso di un triplice omicidio, ma è l'ironia dello scrittore a svelare il vero paradosso, tutto messicano, di uno sgangherato comune «rosso», assetato solo di un po' di efficienza e tranquillità ma costretto, per non soccombere, alla lotta contro affaristi, latifondisti e sordidi individui «dediti al messicanissimo mestiere di uccidere su commisione». Taibo è noto per il personaggio del commissario Belascoaràn, protagonista della maggior parte dei suoi romanzi polizieschi, tra gli altri ricordo Cuatro manos (di prossima pubblicazione in Italia) e La lejania del tesoro, mentre in italiano sono stati tradotti Eroi convocati (Avalev) e Ombre nell'ombra (Interno Giallo). Belas, oaràn è un messicano di origine basca che beve Coca-Cola, fa a pugni con la realtà, si lascia andare alla nostalgia per il proprio quartiere e per gli amici di sempre. I suoi romanzi gialli ruotano attorno ad un avvenimento poliziesco e alla voglia di racconta¬ Nell'arido Nord messicano, una giunta di sinistra amministra con difficoltà il piccolo comune di Santa Ana, sorretta dall'appoggio popolare. Sono in molti, nel governo centrale e tra i cacicchi locali, a pensare che Santa Ana sia una curiosa anomalia nello scenario politico messicano; così, nell'arco di pochi mesi, ben due capi della polizia vengono uccisi. L'ultimo è rimpiazzato da un notissimo scrittore di gialli, José Daniel voce alla sua lotta politica, ad esprimere la sua critica allo stato delle cose. Come la vita ha un valore iconico nei confronti della società messicana e racchiude una valenza di condanna parodica nei confronti di un potere sociale e politico sostanzialmente arbitrario e ingiusto. E' l'espressione di un'insoddisfazione ormai più che radicata nel popolo messicano verso una dittatura «modernizzata e verniciata», e in particolare nei confronti del pri (partito rivoluzionario istituzionale) che da 65 anni governa ininterrottamente il Paese e controlla le leve fondamentali del potere messicano. Una dittatura che è stata causa di ingiustizie, di autoritarismo e «considerando gli orrori e la distruzione sociale di cui si è reso responsabile lo Stato messicano», ritrae un Messico dilaniato da una dittatura civile; un Paese devastato da cacicchi, latifondisti e politici senza scrupoli. Per definizione il giallo è contrario e antitetico alla dittatura; è irrazionalità, è l'espressione di una visione possibilistica e al tempo stesso precaria del reale che si oppone alla concezione univoca, impositiva e totalitaristica, tipica delle dittature. Il poliziesco inoltre ha sempre un eroe, il detective, che con l'individualità della sua indagine rappresenta il singolo individuo, mentre la dittatura è lo Stato. Grazie al genere poliziesco lo scrittore riesce a dar Paco Ignacio Taibo II Come la vita trad. Bianca Lazzaro Donzelli pp. 175. L. 28.000

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Città Del Messico, Italia, Messico