Falsificò i giudizi sugli alunni

Falsificò i giudizi sugli alunni Falsificò i giudizi sugli alunni La prof voleva punire 5 studenti indisciplinati E' stata condannata a 8 mesi di carcere con la condizionale la professoressa di Rivoli che aveva falsificato i giudizi su cinque alunni colpevoli, pare, di essere troppo indisciplinati. Elsa Cordaro, 49 anni, insegnante di applicazioni tecniche alla scuola media Matteotti di Rivoli, ha accolto con disappunto la sentenza emessa ieri dalla seconda sezione del tribunale (presidente Malchiodi). «Non volevo danneggiare nessuno. Era un periodo nero per me, ero stanca e non mi rendevo conto di quello che facevo». I giudici non le hanno creduto: il falso è stato commesso e andava punito. La vicenda che si è conclusa ieri in tribunale risale al giugno '92. Questa la ricostruzione fatta dal pubblico ministero Enrica Gabetta in aula. Durante lo scrutinio per l'ammissione degli allievi della terza B agli esami di licenza, un docente scoprì di aver dato un giudizio diverso da quello che risultava nel registro di classe. Non era il solo. Nell'imbarazzo ge- La scuola media di Rivoli dove è avvenuta nerale altri insegnanti verificarono i propri registri e vennero alla luce altre falsificazioni. Intervenne la preside Paola Carnaglia: «Non può essere che un insegnante di questa scuola». Il professor Antonino Longo, di educazione fisica, chiese: «Cosa succede a chi confessa?». La preside: «Io devo procedere». Ancora il professor Longo: «Suggerisco di essere clementi, I due giovani erano ve ta la falsificazione dei registri in fondo tutti possiamo sbagliare». La preside invitò il colpevole a farsi avanti. La professoressa Cordaro scoppiò in lacrime: «Sono stata io, chiedo perdono a tutti, non lo farò mai più». Il professor Longo propose: «Meglio mettere tutto a tacere». La preside fu di parere diverso e a fine seduta trasmise un rapporto al provveditorato agli nuti al Nord per cercare studi e un altro alla procura della Repubblica. Il procedimento disciplinare si concluse con un'assoluzione: «Si tratta di semplici errori di trascrizioni che non influiscono sul giudizio complessivo». La procura fu di parere diverso e la professoressa venne rinviata a giudizio. In aula l'insegnante, difesa dal professor Claudio dal Piaz e dall'avvocato Cristina Roggia, ha ripetuto la sua versione: «Ero stanca, ho perso la testa». Il suo collega Antonino Longo, che già l'aveva difesa nel consiglio di classe, aveva cercato di darle una mano. Esagerando, tanto da finire agli arresti per falsa testimonianza. Aveva poi ritrattato: «Volevo solo aiutare la collega». Che motivi aveva la professoressa Cordaro per comportarsi così? La collega Marisa Pallavidini ha raccontato in aula: «Non aveva un buon rap porto con la classe. Si lamentava spesso degli alunni che la sfidavano apertamente, di quelli indisciplinati». lavoro come muratori

Luoghi citati: Rivoli