Atm adesso chi sbaglia paga

Servizio carente? Tram poco puntuali? Responsabili i vertici dell'azienda Servizio carente? Tram poco puntuali? Responsabili i vertici dell'azienda Atm, adesso chi sbaglia paga Due uffici per accogliere giudizi e proteste Un carnet d'impegni che dev'essere rispettato entro quest'anno Se il tram è poco puntuale, se il servizio non soddisfa, se le opere previste entro l'anno non saranno compiute, d'ora in poi ci saranno responsabili - dirigenti e funzionari - che «pagheranno in proprio» le promesse mancate, con multe o decurtazioni di stipendio. Lo affermano, seppur con cautela perché ne vogliono ancora discutere con i sindacati, l'assessore municipale Franco Corsico e il vertice dell'Atm, che ieri hanno reso ufficiale la Carta «al servizio del cittadino». L'iniziativa, per ora sperimentale, è partita in tutta Italia su «invito» di Sabino Cassese, il ministro della Funzione pubblica incaricato dal governo di dare «competitività» a Usi, municipalizzate, uffici aperti al pubblico. Roma ha scelto una certo numero di società campione, tra le quali l'Atm torinese. Così l'affidabilità del trasporto cittadino, la puntualità, il comfort su tram e autobus, le informazioni «precise e tempestive» agli utenti sono diventati i cavalli di battaglia per «rifare l'immagi ne» ad un'azienda del Comune e quindi di tutti - spesso ai centro di critiche motivate. ((Aver stabilito patti chiari e scritti tra noi e i cittadini - dice il presidente dell'Atm Gianni Guerra - è una sfida importante per l'efficienza e la responsabilità che vincola tutta l'azienda. Per questo abbiamo collegato il trattamento economico di dirigenti e funzionari al raggiungimento degli obiettivi della Carta e stiamo studiando le modalità per estendere il sistema a tutti i dipendenti». Dunque, se quest'anno non sarà effettuato il 99 per cento delle corse programmate, se non saranno rispettati i tempi stabiliti per i passaggi (7 minuti tra una vettura e l'altra nelle ore di punta e 13 minuti nelle ore normali), se almeno il 61 per cento del territorio cittadino non avrà fermate di tram o autobus nell'arco di 150 metri, i responsabili di questi settori «pagheranno». Come pagheranno i responsabili del «comfort;), se almeno il 36 per cento delle fermate non sarà servito da pensilina, se il 17 per cento dei veicoli non avrà il pianale ribassato per agevolare anziani e portatori di handicap, se su ogni mezzo non sarà garantita la difesa contro scippi e microcriminalità con un allarme segreto collegato con la questura. Per dare accesso ai giudizi del cittadino funziona già un centro di «servizio al cliente» L'eccezionale caldo dopo la pioggia ha favorito una straordinaria diffusione della malattia con sportelli nell'atrio di Porta Nuova (ore 7-19) e in corso Francia 6, dal lunedì al giovedì (8,30-12,30; 14-16,50) e al venerdì (8,30-12,30; 14-15,50). Chi voglia presentare proposte per migliorare il servizio o denunciare eventuali guai può formare il numero verde 167019152 che - nei giorni feriali risponde dalle 8 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 18. Il prof. Gianni Guerra, presidente dell'Azienda tranviaria torinese Rileva l'assessore municipale Franco Corsico: «La Carta e gli impegni sulla qualità del servizio diverranno vincoli contrattuali in base ai quali l'amministrazione comunale o la futura Authority per i trasporti concederanno ad eventuali ditte o enti privati la gestione del servizio pubblico». Giuseppe Sangiorgio La sezione delle Vallette riservata a chi è appena entrato in carcere (in linguaggio burocratico viene definita «nuovi giunti») sarà ampliata; c'è uno stanziamento che dovrebbe consentire di porre rimedio a una scandalosa situazione di degrado e di promiscuità. Nelle scorse settimane gli avvocati della Camera penale del Piemonte e della Valle d'Aosta avevano duramente denunciato le inaccettabili condizioni di vita all'interno del carcere soprattutto per chi vi ha appena fatto ingresso. Avevano annunciato di essere disposti anche a azioni legali pur di tutelare la dignità dei loro assistiti. Il ministro guardasigilli Conso ha annunciato di avere sottoscritto un decreto nel quale vengono assegnati al Piemonte un miliardo e 650 milioni per la realizzazione dell'ampliamento della sezione «nuovi giunti». Si costruirà un nuovo fabbricato di tre piani di circa 320 metri quadrati per piano per un totale di quasi mille metri quadrati. Vi potranno essere alloggiati circa 100 nuovi detenuti. Secondo il ministro l'opera potrebbe essere realizzata in duetre mesi. Dicono gli avvocati Mazzola e Chiapperò, presidente e segretario della Camera penale: «In attesa deha nuova costruzione il direttore delle Vallette si è impegnato a far sì che la popolazione carceraria venga sfoltita attraverso il trasferimento in altre carceri della regione». Aggiungono: «Ci rendiamo conto che non è un provvedimento ottimale e che può creare problemi logistici non indifferenti alle famiglie, ma dovrebbe trattarsi di una soluzione momentanea». Il cronico sovraffollamento delle Nuove (attualmente sono incarcerati quasi il doppio dei detenuti previsti) è particolar¬

Persone citate: Conso, Franco Corsico, Gianni Guerra, Giuseppe Sangiorgio, Sabino Cassese

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Valle D'aosta