IL FUTURO PRESIDENTE

ESTERO LA STAMPA Sabato 30 Aprile 1994 CITTA' DEL CAPO DAL NOSTRO INVIATO Che grande emozione dimenticata, vedere un nastro di piombo che sigilla un'urna. In Sud Africa, nelle sue ultime sei province, è successo ieri sera alle 19 in punto (ora che, forse non ci avevate pensato, corrisponde esattamente a quella italiana). Ed è stato esattamente a quell'ora che sullo straordinario futuro che tutto il mondo immagina per questo Paese, sul radioso avvenire della prima e più potente nazione africana, hanno cominciato ad addensarsi nuovi, nerissimi nembi. Erano le diciannove quando fra Ciskei e KwaZulu, Venda, Lebowa, Transkei e Gazankulu, finalmente una tormentatissima procedura metteva lo «stop» alle prime consultazioni libere del Paese. In quello stesso momento, le agenzie diffondevano la notizia che il governo ha stabilito di definire quindici distretti del Paese «aree di sommossa». E' una sommossa di genere nuovo, almeno dal punto di vista di chi adesso la definisce. Qui non si parla ancora di guerra fra diseredati, di scontri fra orgogliosi zulù deH'Inkhata e quei duttili xhosa che, grazie al prestigio di Mandela, fra pochi giorni scivoleranno all'interno della nuova classe dirigente. No, da ieri in Sud Africa l'emergenza è bianca. Definendo «aree di sommossa» le province in cui più violenta si va facendo la reazione dell'estrema destra boera il governo ha IL FUTURO PRESIDENTE Afferma che sia i capi della polizia sia quelli delle forze armate gli hanno assicurato fedeltà, e si dice certo di riuscire a ottenere la riconciliazione nazionale. Dice anche che da presidente guiderà di persona il governo d l Un ragazzino con ESTERO Il presidente de Klerk in tv «Ci siamo odiati ma oggi comincia un'altra era» Mettiamo una pietra sopra ai crimini del passato Ci vuole un'amnistia | Spara a una fila di elettori in attesa Rischia il linciaggio l'attentatore bianco Ho già preso accordi con esercito e polizia Chi li attacca danneggia il Paese

Luoghi citati: Mandela, Sud Africa