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E' caduto l'altra notte mentre era in bagno. Il Vaticano: «Nessun malore, solo un incidente» E' caduto l'altra notte mentre era in bagno. Il Vaticano: «Nessun malore, solo un incidente» I metri biochimici e funzionali si sono mantenuti nei limiti della norma nel corso di tutto l'intervento. Al termine il paziente ha ripreso coscienza in modo tranquillo e normale. E' prevedibile una degenza di 2-3 settimane, salvo complicazioni». I medici sono sereni: «Guarirà, non con un'anca come Dio l'ha fatta, ma come l'ha fatta un bio-ingegnere - ha dichiarato il prof. Fineschi -. Per un po' si appoggerà al bastone, ma prima o poi lo lascerà. Farà una vita normale, non zoppicherà, ma non potrà certo tornare a sciare. La protesi costa molti milioni, di tipo ultramoderno, in lega. Una di quelle che durano all'infinito. A luglio - ha detto ancora - potrà andare come sempre in montagna, niente alpinismo o roccia, solo passeggiate. E poi tanto nuoto: nuotare è una terapia che aiuta a mantenere i muscoli tonici. La protesi di per sé non conta nulla, ci vogliono i muscoli, e nuotare è il modo ottimale per migliorare il risultato». Soddisfatto anche il prof. Corrado Manni, un veterano delle anestesie papali. «Tutto a posto, il Papa ha sopportato bène anche questa mia quinta anestesia. Ha superato l'intervento come se fosse la prima volta. Certamente d'ora in poi dovrà essere aiutato in certe attività quotidiane anche personali, anche perché quando è caduto nel bagno era solo. I primi passi li dovrà fare con le stampelle, a causa della fragilità iniziale della protesi, che dovrà sopportare metà del peso del Santo Padre». I primi passi Giovanni Paolo II li compirà nell'appartamento pontificio al decimo piano del Policlinico. L'incidente cancella alcuni appuntamenti importanti: il viaggio in Belgio di metà maggio, il concistoro di tutti i cardinali, fissato per per il 9 maggio; invece probabilmente Giovanni Paolo II potrà ricevere in Vaticano, a giugno, Bill Clinton.