Arriva la replica slovena «I confini non si toccano»

Arriva la replica slovena «I confini non si toccano» Arriva la replica slovena «I confini non si toccano» LUBIANA. Con l'Italia si tratta, ma non si parla di confini. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri sloveno Lojze Peterle in una conferenza stampa a Lubiana, nella prima reazione ufficiale alle dichiarazioni di Mirko Tremaglia (Alleanza Nazionale). Peterle ha espresso la «preoccupazione» del suo Paese, anche se ha affermato che si tratta della posizione di «certi ambienti» italiani e non della nuova maggioranza di governo. «Sono profondamente convinto e ne ho avuto conferma da canali ufficiosi - ha detto il ministro che il futuro governo italiano non prenderà nessuna iniziativa che possa deteriorare i buoni rapporti con la Slovenia». Mercoledì a Bruxelles la Commissione europea ha proposto l'avvio di un negoziato per l'associazione della Slovenia con una postilla che «tiene conto dei negoziati in corso con l'Italia». Secondo Peterle, Lubiana è aperta a ogni trattativa, ma «le questioni territoriali sono state decise dal Trattato di Osimo sottoscritto dall'ex Jugoslavia, e noi riconosciamo valido quell'accordo... Siamo pronti a versare 30 milioni di dollari appena il governo italiano ci dirà il numero del conto». Quanto al problema delle minoranze, Peterle ha detto: «L'Italia ci ha posto il problema della sua minoranza in Slovenia. Ma non dimentichiamo che esiste anche una minoranza slovena in Italia». In visita di commiato alle Forze armate del Friuli-Venezia Giulia, il ministro della Difesa Fabbri ha detto ieri che «l'Italia non ha mire espansioniste, e quindi penso che le frontiere definite dal Trattato di Osimo non si debbano e non vadano modificate. Tuttavia penso che si debbano ridiscutere altre questioni contenute in quegli accordi, come quelle economiche e quelle relative alla tutela delle minoranze». [Ansa]

Persone citate: Fabbri, Lojze Peterle, Mirko Tremaglia, Peterle