Il futuro va in Sensiva di Gianni Rogliatti

Il futuro va in Sensiva Il futuro va in Sensiva Prototipo super tecnologico TORINO. Si parla spesso dell'auto del Duemila, com'è naturale mancando pochi anni al giro di boa. In realtà, dal punto di vista della grande industria il futuro è già presente, visto che i modelli del domani sono già delineati. Ma nel padiglione dei carrozzieri c'è una concept-car, la Sensiva, che è rappresenta davvero il futuro. Una vettura affascinante più per le sue caratteristiche che per il suo design, pur stimolante. Autore ne è l'ing. Leonardo Fioravanti, un raffinato tecnico, specialista in aerodinamica, che ha operato per 24 anni alla Pininfarina, poi alla Ferrari, dove ha ricoperto la carica di vicedirettore, e infine alla Fiat, come responsabile del Centro Stile. Fioravanti nel 1991 si è messo in propprio e questo coupé costituisce la prima presentazione pubblica di un suo lavoro. La forma moderna e attraente della vettura sportiva a due posti non deve trarre in inganno. Non si tratta solo di una proposta di stile bensì del «vestito» del forse più importante concentrato di tecnologia mai visto in un'auto. Cominciamo dal telaio e dalla carrozzeria che sono in carbonio e appaiono quasi banali paragonati a quello che viene dopo. Il veicolo è del tipo a motorizzazione ibrida: ci sono un gruppo generatore, batterie e motori elettrici di trazione. Ma non è tutto. Infatti la novità più sensazionale, e oggetto di un brevetto, è l'adozione di uno speciale tipo di pneumatico il cui battistrada contiene dei materiali piezoresistivi. Detto in parole povere, il pneumatico è in grado di trasmettere a un calcolatore tutti gli sforzi (longitudinali, trasversali, radiali) cui è sottoposto. Il computer può così adattare il comportamento della vettura alle condizioni reali di contatto tra ruota e strada. Partendo da questa possibilità di analisi delle forze e grazie ai calcolatori miniaturizzati e potentissimi disponibili, la Sensiva può adattarsi a ogni situazione variando gli angoli caratteristici delle sospensioni e l'elasticità delle sospensioni stesse. Inoltre, la trazione è integrale e le quattro ruote sterzanti. Se e quando il sistema potrà essere messo in pratica, si tratterà di un enonne passo avanti rispetto agli attuali sistemi con sensori di rotazione e accelerometri che vengono usati per dispositivi come l'Abs o l'Asr. Vediamo la motorizzazione: il motore primario è una turbina da 170 kW (230 Cv) associata a un alternatore che gira alla sua stessa velocità, ossia 100 mila giri al minuto. Inoltre qui aspira l'aria dal basso e crea deportanza senza far sprecare energia per spingere alettoni. Ci sono però due pinne verticali a funzionamento automatico per la stabilizzazione direzionale ad alta velocità. «Le ritengo indispensabili nelle auto ad abitacolo avanzato, come questa» spiega Fioravanti, che - altra chicca - ha sostituito i retrovisori con due telecamere e relativi video, dsposti ai lati della plancia. La corrente prodotta aziona i motori elettrici (uno per ruota) oppure, in frenata, va a caricare le batterie «tampone». Ciascun propulsore aziona la sua ruota con un riduttore 5 a 1 nel mozzo della ruota stessa: il riduttore pesa meno del freno che, invece, è stato spostato accanto al motore e non è massa sospesa. Con le sole batterie del tipo Nichel-idruri la vettura dovrebbe avere in base ai calcoli una autonomia di 70 km. Con il motore termico le prestazioni sono come quelle di un'auto tradizionale. La velocità è di 250 km/h, quella cui si autolimita ormai la maggior parte delle Case. Gianni Rogliatti La Sensiva è un coupé a due posti studiato dall'ing. Fioravanti: trazione integrale e 4 ruote sterzanti A lato, la plancia: due video sostituiscono gli specchi retrovisori

Persone citate: Fioravanti, Leonardo Fioravanti, Pininfarina

Luoghi citati: Torino