Con la bella Chrysler Neon

Con la bella Chrysler Neon Con la bella Chrysler Neon E ora anche VAmerica all'assalto dell'Europa TORINO. Settembre '93: fatto più unico che raro per un'auto made in Usa, anteprima mondiale fuori degli Stati Uniti, al Salone di Francoforte. Gennaio '94: presentazione ufficiale al Motor Show di Detroit e comunicazione di un prezzo di appena 8.975 dollari, circa 14 milioni e mezzo, che lascia tutti a bocca aperta. Marzo '94: prima ufficiale europea al Salone di Ginevra e, adesso, sbarco in Italia, al Lingotto. Protagonista di questo semestre di fuoco è la Chrysler Neon, la vettura americana più europea che sia mai stata progettata e costruita negli States. Progetto e costruzione che hanno segnato un altro piccolo record se sono bastati meno di due anni e mezzo - 31 mesi, per la precisione, tra l'approvazione del progetto e la costruzione del primo prototipo definitivo - e un investimento di 1,3 miliardi di dollari (circa 2.100 miliardi di lire) per realizzare tanto la carrozzeria a 4 che quella a due porte. E in più un nuovo motore due litri e 16 valvole, un nuovo cambio a cinque marce, due stabilimenti per lo stampaggio delle lamiere a Belvedere (Illinois) e a Tulca (Messico), aggiornando e ristrutturando le altre parti di queste due fabbriche, dal momento che a Belvedere si costruiscono anche plance e cruscotti. Così, mentre le unità commercializzate in Nord America crescono rapidamente, con la prevista salita a regime degli stabilimenti (2.958 immatricolazioni a gennaio, 3.641 a febbraio e 13.824 a marzo), le reti di vendita europee si preparano a distribuire in autunno un prodotto che, già da solo, contribuirà - con qualche decina di migliaia di unità - a consolidare il marchio Chrysler nel Vecchio Continente. «In Italia contiamo di venderne alcune migliaia unità nel corso del '95» dice Luigi Koelliker, che nella primavera del 1992 ha creato la Chrysler Jeep Italia per importare e distribuire nel nostro Paese le vetture della Casa di Detroit attraverso una rete commerciale attualmente composta da una settantina di concessionari. «Buona parte del successo dipenderà dal prezzo di vendita. Stiamo ancora discutendo con la Casa madre per ottenere una quotazione estremamente interessante, nonostante dotazioni e equipaggiamenti standard al più elevato livello, dall'Abs all'airbag, dal condizionatore a molti servomeccanismi. La Neon è, comunque, una macchina su misura per gli europei e i gusti italiani in particolare». Lunga 4 metri e 36 centimetri (appena un centimetro più di una Tempra e due più della Dedra, ma 16 meno di una Croma, 7 meno di un'Opel Vectra o di una Bmw Serie 3) e larga 1,71, la Neon è un'originale berlina tre volumi e quattro porte a trazione anteriore (schema transaxle) con motore trasversale. Con una cilindrata di 1.996 ce, il quattro cilindri in linea superquadro (83 mm di corsa e un alesaggio di 87,5 mm) con testata a 16 valvole, eroga 98 kW/132 Cv a 6.000 giri, con 175 Nm di coppia massima a 5.000. Grazie anche a un peso a vuoto di circa 11 quintali, la Neon assicura prestazioni esuberanti, insolite per una berlina americana: 200 km/h di velocità massima e una decina di secondi per scattare da 0 a 100 l'ora. Nel corso del '95 è prevista, inoltre, la commercializzazione di una versione Sport ancora più brillante, con motore - sempre due litri - da 107 kW/145 Cv a 6.400 giri, velocità massima leggermente superiore ma, soprattutto, un tempo di accelerazione dell'ordine degli 8,8 secondi. Questo propulsore sarà disponibile anche con carrozzeria due porte, sempre tre volumi, che farà della Neon una specie di spazioso coupé, in grado di con¬ ciliare prestazioni, abitabilità, comfort e sicurezza. La Neon, che arriverà in Italia soltanto in autunno, verrà ovviamente commercializzata col marchio Chrysler - in Usa, invece, è firmata Dodge o Plymouth e con tutta una serie di equipaggiamenti ben diversi dai soliti standard tipici di questa categoria di vetture che, non dimentichiamolo, negli Stati Uniti sono considerate il gradino più basso della scala d'accesso alla motorizzazione. Un po' come avviene in Europa con le mini al di sotto del litro di cilindrata. In ogni caso, la Neon potrà vantarsi di essere la prima berlina americana che, in breve tempo, correrà sulle strade del Vecchio Continente in decine di migliaia di unità. Un fatto impensabile ancora alla fine degli Anni '80. L'Atlantico, insomma, si è ristretto... Europei, attenti. Giulie Mangano La Chrysler Neon, una berlina di due litri, è presentata al Salone in anteprima per l'Italia dove arriverà nell'autunno

Persone citate: Luigi Koelliker