L'ansia di Piacenza ha lo stile di Armani di Claudio Giacchino

Un turno a Gregucci, Di Biagio e Chamot Pur penalizzata dal fatto di dover anticipare già domani, punta allo spareggio con la Reggiana L'ansia di Piacenza ha lo stile di Armoni II buon esempio viene da Cagni: «La serenità è la nostra forza» LE CITTA' DELLA ZONA Piacenza DAL NOSTRO INVIATO Tranquille, non grandi né troppo piccole (rispettivamente 103 e 130 mila abitanti) e quindi a misura d'uomo, operose, ricche, parsimoniose, riservate. Così, come due gocce d'acqua, s'assomigliano Piacenza e Reggio Emilia e le loro analogie, dall'urbanistico-sociologico-produttivo s'estendono anche al calcistico, anzi qui la somiglianza diventa uguaglianza: due provinciali assurte insieme, nell'estate scorsa, al paradiso del pallone e insieme ancora adesso, non più in alto ma in basso, sull'orlo del baratro dopo un campionato di sofferenze, di torti subiti e sopportati con francescano animo. Insomma, rischiano entrambe di tornare in serie B. A Piacenza, prima tappa del nostro viaggio tra le sorelle emiliane in lotta per continuare a scaldarsi al sole della A, «spareggio» è il termine probabilmente più usato in questa settimana di passione calcistica. Passione, naturalmente, in sintonia con l'ambiente: vissuta con compostezza, senza eccessi, isterismi, con la sicurezza che il merito alla fine premia sempre, e che quindi l'amata squadra di Gigi Cagni scamperà la retrocessione. Al merito si rifa, e lo invoca, Giorgio Armani, il tifoso piacentino più illustre. Nelle occasioni che contano è sempre al suo posto, nella tribuna dello stadio Galleana, e domenica scorsa, raccontano, s'agitò non poco e molto disapprovò quando l'arbitro Stafoggia annullò uno dopo l'altro i due gol segnati alla Juve. Lo stilista dice: «Ritengo che la mia squadra abbia disputato un campionato ottimo, offrendo anche del gioco di buona fattura. E' quindi più che giusto che resti in A. Speriamo bene». Non è per fare i menagramo, ma non sempre nel calcio la virtù è premiata. E se toccasse a voi scendere tra i cadetti? «Domenica la folla ha urlato di volermi con lei anche in B. Aderirò con entusiasmo alla richiesta dei tifosi però, ripeto, il Piacenza, dopo quanto ha dimostrato, merita la salvezza». Dai fans (pochi) che assistono all'allenamento, blandi, moderati sarcasmi e proteste sulle ingiustizie patite dai beniamini in 33 domeniche. Perché, per i «rossi cuori» (il colore della maglia della squadra) è naturale che i piccoli siano privati di qualcosa. «E' un fatto di cultura - filosofeggia Vittorio Cavanna, direttore dell'associazione commercianti - quando c'è da togliere un punto lo si toglie alla provinciale, mica alla grande. E' sempre stato così. Ricordiamoci che pure la Reggiana ha da lamentare più d'un torto: guardiamo avanti, a domani, con il Parma si fa un punto, dopodiché se il Milan ricorderà di essere il Milan, domenica sera ripeteremo la festa di un anno fa, quando questa città compassata per qualche ora impazzì celebrando con canti e danze la promozione in A. Mal che vada, an¬ dremo a soffrire nello spareggio». L'avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente nazionale della Confedilizia e grande tifoso, invece sospira: «M'auguro solo che non ci sia una congiura, dopo gli ultimi arbitraggi qualche dubbio m'è sorto... poi, anche quest'affare dell'anticipo, che vantaggio per la concorrenza». Ecco, solo sull'anticipo Piacenza un poco s'accende, seppure sempre urbanamente. Però, il fuocherello della contestazione è subito spento dal condottiero Cagni che ricorre alla saggezza dei latini, ne rispolvera il motto «Dura lex, sed lex» per spiegare: «Pensiamo a giocare, la legge va rispettata anche se dura, ingiusta... Anticipo o no, penso s'andrà allo spareggio». Mister, si sussurra che il Parma s'impegnerà alla morte, come non ha mai fatto nell'ultimo mese, perché stimolato da intrecci promozionali: cioè, siccome lo sponsor della Reggiana fa parte della Parmalat... «Sì, ho sentito, però, guai se diamo retta a tutte le insinuazioni: sprechiamo solo energie nervose, perdiamo in serenità. Che, poi, è la nostra forza». Basterà per sfuggire alla B? Claudio Giacchino

Persone citate: Armoni Ii, Cagni, Corrado Sforza Fogliani, Gigi Cagni, Giorgio Armani, Vittorio Cavanna

Luoghi citati: Citta' Della Zona, Piacenza, Reggio Emilia