C'è la firma di Stoichkov

C'è la firma di Sfoichkov C'è la firma di Sfoichkov 77 bulgaro mette kappaò il Porto I catalani sono irresistibili (3-0) BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Implacabile. Il Barcellona marcia su Atene con la potenza di un carrarmato. Tre sberle al Porto, un bel biglietto da visita per il Milan che nella finale dovrà rinunciare alla coppia centrale difensiva. Fossimo in Capello vivremmo notti agitate, anche se neppure i rossoneri scherzano. Ma la premiata ditta Stoichkov-Romario, fornitrice di questa vittoria che il modesto Porto non è mai riuscito a mettere in dubbio, spedisce messaggi di guerra. Il 18 maggio ne vedremo delle belle. Centomila cuori a battere forte per «la partita dell'anno». Vanno come spie quelli del Barcellona. Tutto secondo copione, Cruyff aveva chiesto grinta e ritmo da capogiro: accontentato. Il Porto appare subito in difficoltà. Non che non tenti qualche sortita offensiva, ma ci vuole altro per perforare la cerniera difensiva del Barca. Ferrer, Koeman, Nadal e Sergi fanno muro, davanti a loro Guardiola vigila e ripropone l'azione offensiva. Così lo spauracchio Kostadinov si dispera là in mezzo a un mucchio di maglie rossoblu, anche perché il serbo Drulovic sembra estraneo all'avvenimento. Subito al 4' una staffilata alta di Beguiristain, ma al 10' il Barcellona prende la mira e va in gol. Romano, fino a quel momento assente dal gioco, schizza via come una folgore. Le sue gambette sono rapidissime nel far viaggiare sulla sinistra Sergi e altrettanto pronto è il cross dell'esterno sinistro spagnolo. Appostato in area c'è Stoichkov che si prende gioco di Couto e di esterno sinistro fionda alle spalle di Vitor Baia. Tutto perfetto, come perfetta è la fuoriserie di Cruyff. Il Porto abbozza una reazione, ma dimostra limiti mostruosi. «Non ci affideremo soltanto al contropiede» aveva sentenziato quel burlone di Robson, ma per i portoghesi è giocoforza attendere e cercare di colpire di rimessa. Il Barcellona sembra giocare come fa il gatto con il topo: a tratti temporeggia, illude l'avversario poi riparte a passo di carica. Se non rende più consistente il proprio vantaggio è soltanto per qualche errore di troppo in attacco. Come al 31', quando Beguiristain lancia Amor che per un soffio non riesce ad agganciare tutto solo in mezzo all'area, mentre i difensori portoghesi restano imbambolati a guardare. Un mezzo disastro in difesa per la squadra di Robson. Ma l'appuntamento con il gol è rinviato di pochissimo. Al 35' ecco l'inevitabile bis. L'azione è la fotocopia di quella che ha portato il Barca in vantaggio. Genietto Romario becca di nuovo Sergi in solitaria fuga sulla sinistra e quest'ultimo si ripete con un cross comodo comodo che ha per destinatario il solito Stoichkov in agguato come un rapace. Per il bulgaro è uno scherzo mettere in rete di sinistro, forte anche di uno scivolone del frastornato brasiliano Aloisio. E così diventano sei i gol segnati in Coppa dal campione, uno che avrà anche un carattere impossibile, ma che è sempre come un coltello puntato alla gola degli avversari. Il primo tempo si chiude con la ola della folla di Barcellona e con un'altra combinazione (40') fra Stoichkov e Romario che il brasiliano sciupa tirando a lato. Ripresa. C'è Ivan al posto dell'infortunato Beguiristain nella squadra di Cruyff, ma sono dettagli. Il Barga tiene la partita in pugno, il Porto non riesce proprio ad entrarci. Il fantasma di Kostadinov si aggira per il campo, ma gli dessero uno straccio di pallone da giocare. La situazione precipita quando al 61 ' Joao Pinto placca Amor e, già ammonito, viene espulso. Si va al tiro al bersaglio. Tenta Koeman su punizione (alto di un soffio) e non è che la prova generale. Al 73', infatti, l'olandese manda in visibilio la gente con una sventola da trenta metri che si infila in porta sotto l'incrocio dei pali. Ad Atene, ad Atene. Fabio Vergnano Barcellona: Zubizarreta; Ferrer, Guardiola; Koeman, Nadal, Bakero; Sergi (74' Goicoechea), Stoichkov, Amor, Romario, Beguiristain (46' Ivan). Ali: Cruyff. Porto: Vitor Baia; Joao Pinto, Jorge Costa; Aloisio, Fernando Couto, André (81' Paulinho); Secretario, Kostadinov, Folha (66' Semedo), Rui Felipe, Drulovic. Ali: Robson. Arbitro. Zhuk (Bielorussia). Reti: 10'e 35' Stoichkov, 73' Koeman. Ammoniti: 12' Folha, 55' Joao Pinto, 59' Aloisio. Espulso: 61' Joao Pinto.