Snia Bpd torna in attivo di Eugenio Scalfari

Dalle assemblee un quadro ancora incerto delle aziende Dalle assemblee un quadro ancora incerto delle aziende Silici Bpd toma in attivo Repubblica, Scalfari lascia il consiglio MILANO. Raffica di fine aprile per i bilanci societari. Vediamo i principali. • Snia-Bpd. Tornano in nero i conti della società (gruppo Fiat) che archivia il 1993 con un risultato netto di competenza positivo per 11 miliardi, contro i 59,8 miliardi di lire di passivo del 1992. Il bilancio, approvato ieri, mostra una crescita del 12% dei ricavi consolidati (pari a 2283 miliardi). Il risultato operativo è stato pari a 88,7 miliardi (50 nel '92) e il risultato ante imposte è passato da una perdita di 81 miliardi nel 1992 ad un utile di 23,7 miliardi. Per quanto riguarda la Snia Bpd Spa, l'utile netto è ammontato a 5,5 miliardi, contro una perdita di 68 miliardi nell'esercizio precedente. Il consiglio proporrà all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 50 lire per le azioni di risparmio convertibili (60 lire per le azioni di risparmio non convertibili). • Magneti Marcili. L'esercizio '93 si è chiuso con una perdita di 157,4 miliardi. I ricavi consolidati della Magneti (gruppo Fiat), pari a 2935,4 miliardi, sono cresciuti dell'1,9% e, grazie alle notevoli efficienze realizzate, il risultato operativo è stato mantenuto in sostanziale pareggio ( + 0,7 miliardi), malgrado gli elevati ammortamenti (230,8 miliardi rispetto ai 218,3 del 1992). La capogruppo Magneti Marelli Spa ha registrato invece una perdita di 165 miliardi (contro i 24,1 miliardi del 1992). Migliori le previsioni per il 1994: nei primi tre mesi i ricavi netti del gruppo (856 miliardi) hanno segnato una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. • Espresso. Nel primo trimestre del 1994 l'Editoriale L'Espresso ha registrato un fatturato consolidato di 238,4 miliardi di lire, con una crescita dell'8,7% rispetto al 1993. Il dato è stato reso noto ieri, nel corso dell'assemblea degli azionisti, che ha approvato all'unanimità l'esercizio 1993 chiuso con un fatturato pari a 79,8 miliardi di lire (80,5 miliardi nel 1992) ed un utile netto di 11,5 miliardi (11,8 nel 1992). Ai soci verrà corrisposto un dividendo pari a 100 lire per azione. Il bilancio consolidato ha presentato invece un fatturato di 939,1 miliardi di lire (1004,3 miliardi di lire nel 1992, al netto di Iva) ed mi utile netto di 362,2 miliardi rispetto ai 28,3 miliardi dell'esercizio precedente. In consiglio è entrato Lue Trekels, ex direttore affari generali della Solvay, ora direttore generale Cir. • La Repubblica. Il bilancio 1993 dell'Editoriale ha chiuso con un utile di circa 13 miliardi di lire. L'assemblea degli azionisti ha confermato presidente Carlo Caracciolo, vicepresidente Corrado Passera e amministratore delegato Marco Benedetto. Confermati anche i consiglieri uscenti con l'ecce¬ zione di Eugenio Scalfari, sostituito da Lue Trekels, direttore generale della Cir. Scalfari stesso ha chiesto di non essere riconfermato nel consiglio con una lettera (letta da Caracciolo), nella quale il direttore de «La Repubblica» ricorda infatti di aver partecipato ai lavori del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo «in una fase in cui era di qualche utilità portare la voce della direzione». Questa «fase è conclusa», spiega Scalfari, aggiungendo che l'azienda «è sempre più complessa e multimediale e il direttore del giornale deve essere assorbito dal lavoro giornalistico e non può prestare attenzione a tutte le iniziative che il mandato di consigliere richiede». • Bassetti. L'utile consolidato del gruppo tessile è stato di 13,6 miliardi, in flessione rispetto ai 18,4 miliardi del 1992. E' diminuito anche l'utile netto della capogruppo, sceso a 7,5 miliardi contro i 15,4 miliardi dell'anno precedente. L'assemblea dei soci ha anche deliberato la distribuzione di un dividendo di 250 lire per azione, da pagarsi a partire dal 17 maggio, per un totale di 6,5 miliardi e la destinazione a utili indivisi del restante risultato d'esercizio. Il fatturato consolidato è stato di 390 miliardi, con un decremento del 2% rispetto al'92. • Interbanca. Per la prima volta dopo alcuni anni, il bilancio 1993 di Interbanca è stato approvato all'unanimità dagli azionisti. Sembra dunque che pace sia fatta fra il gruppo Finarte, che attraverso l'Ibf detiene il 51,97% del capitale totale e il 35,77% di quello ordinario e la Bna, azionista di maggioranza. L'utile netto conseguito nel 1993 è stato di 20 miliardi (15 nel '92). • Centrobanca. L'istituto operante nel comparto del credito a medio termine, il cui azionariato è composto da Banche Popolari, ha chiuso il '93 con un utile netto di 30 miliardi di lire mentre il risultato lordo di gestione si attesta sui 210 miliardi di lire. La provvista complessiva si è incrementata del 13% rispetto al 1992, raggiungendo i 14.800 miliardi. [r. e. s.] Eugenio Scalfari

Persone citate: Caracciolo, Carlo Caracciolo, Corrado Passera, Eugenio Scalfari, Marco Benedetto, Scalfari

Luoghi citati: Milano