Pacificazione vuol dire rispetto

La schedatura corre sul filo; la Chiesa ci ripensa sui santi RISPONDE O.d.B. Pacificazione vuol dire rispetto GENTILI; signor Romano, la manifestazione del 25 aprile è passata senza colpo ferire, ma non mi pare inutile pubblicare il contenuto della cartolina clic lei mi ha inviato prima. La pubblico, non per tentar di dimostrare che la manifestazione sia stata inutile, ma perché sono d'accordo con lei sul fatto che una manifestazione, sia pur riuscita per precisare le tendenze di una parte del popolo italiano, non può eli per sé risolvere il singolare sentimento o risentimento che ciascuno di noi nutre nei confronti degli eventi storici che gli è toccato e gli tocca di vivere. Quindi apprezzo molto la conclusione del suo messaggio che consta di poche panile, ma di molta buona volontà. <• Pacificazione, questo sì. Cioè vivere nel rispetto reciproco senza ridicole effusioni amorose, che ripeto mi darebbero Pacificvuolrisp Cordialmen- azione dire etto il voltastomaco, te...». Cordialmente, sul serio. Ma voglio trascrivere qui anche un altro messaggio inviatomi prima della manifestazione da Franco (o Franca, mi dispiace non so risolvere il dubbio della firma) Pirovano da Torino. «Caro signor Del Buono, mi sembra che in questo momento dell'inizio della Seconda Repubblica, la sinistra (che poi sarebbe tutto il partito comunista) specialmente torinese, io parlo dell'elite intellettuale di sinistra che io ho sempre chiamato di sinistra con il portafoglio di destra, questa sinistra è vissuta sempre ricattando la de: portandoci a questo sfacelo finanziario. Ora piange e fa la grande offesa, come se tutti gli altri fossero dei cretini. Ora sarebbe tempo che cominciasse a tirarsi su le maniche e lavorare seriamente, un po' meno di sinistra e un po' più di buon senso, sia da parte dei giornalisti della Rai e anche della Stampa. Cordiali saluti e buon lavoro...». Ricambio i miei auguri, anche se sono convinto che lo sfacelo finanziario sia il risultato di una stretta collaborazione al vertice senza distinzione di tessere e che i ricattati che pagano, qualche colpa da nascondere, l'abbiano senz'altro... Oreste del Buono La riconciliazione il 25 aprile? Altra buffonata all'italiana! Riconciliazione vuol dire ammettere le proprie colpe, chiedere perdono. Certo... qualcuno ci sarà che lo fa, ma... gli altri? Quelli che dicono: ho ucciso per obbedire agli ordini, ho ucciso per difendere l'Italia... Oggi mi dispiace... Ma, se tornassi indietro, lo rifarei ancora, vomiterò di sdegno il giorno che vedrò ex brigate nere e partigiane abbracciarsi. L'efferatezza del fascismo repubblichino (... e di certi comunisti!) che non sono per niente pentiti dei loro crimini, blocca ogni slancio di riconciliarmi... Sandro Romano, Gorizia

Persone citate: Del Buono, Oreste Del Buono, Pirovano

Luoghi citati: Gorizia, Italia, Torino