I Savoia ripiombano nel giallo

Oggi i funerali del figlio di Maria Beatrice precipitato dal quinto piano a Boston: forse si è ucciso Oggi i funerali del figlio di Maria Beatrice precipitato dal quinto piano a Boston: forse si è ucciso I Savoia ripiombano nel giallo Per la morte del nipote di Maria Jose WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' stata cremata ieri, in Messico, la salma di Raffaello Reyna di Savoia, il nipote dell'ultimo re d'Italia, morto tre giorni fa in seguito ad una caduta da una finestra del settimo piano di un edificio attiguo alla Boston University, dove studiava geografia. «Su questo non possiamo dire niente, l'indagine è in corso», ci ha detto al telefono l'agente James Browning del Boston Police Department, quando gli abbiamo chiesto quali possano essere state le cause della morte del figlio di Maria Beatrice. Con la tipica fredda precisione di chi fa il suo mestiere. Browning si attiene ai fatti essenziali. «Il corpo - racconta - è stato trovato domenica mattina alle 5 e 40 di fronte al 4666 di Commonwealth Avenue. Una testimone, che lo ha visto precipitare, ci ha avvertito e noi siamo andati sul posto». «Giaceva con la faccia sul marciapiede - continua Browning -. Lo abbiamo fatto trasferire al Beth Israel Hospital qui di Boston, dove è staio dichiarato morto alle 6 e 30». Di più, almeno per ora, sembra non si possa sapere delle cause che hanno portato alla morte del primogenito ventitrenne di «Titti», la sorella di Vittorio Emanuele di cui si occuparono a fondo le cronache scandalistiche degli Anni 60, e dell'ex-diplomatico argentino Luis Reyna Corvalan. Raffaello Reyna di Savoia viene descritto dai familiari come un ragazzo modello. Era adorato dalla nonna Maria José. Si era laureato alla Oxford Academy c adesso stava seguendo corsi di specializzazione in «business administration» nella città del Massachusetts celebre per l'Università di Harvard e il Mit. Ma, quando un giovane brillante, ricco e di bell'aspetto, muore in queste circostanze, precipitando dal quinto piano di un appartamento all'alba di una domenica, tutte e tre le ipotesi possibili si tingono di giallo. Se è stato un incidente, il sospetto di uno stato di alterazione dovuto a alcol o altre sostanze è automatico. Se è stato suicidio, occorre scoprirne la cause, dal momento che tutti i familiari, gli amici, coloro che hanno ricevuto le sue ultime telefonate, lo avevano sentito normale e sereno. Così lo ha descritto anche una ragazza che ha detto di aver ricevuto una telefonata da lui pochi minuti prima del tragico volo. Se poi si fosse trattato di un omicidio, il giallo sarebbe ancora più inquietante. Dalle parole dell'agente Browning, si deduce chiaramente che, quando la polizia è arrivata sul posto, Raffello era ancora vivo, essendo stato dichiarato morto quasi un'ora dopo in ospedale. Quindi la causa della morte è stata certamente la caduta. Certo, nessuno può escludere una spinta omicida, anche se sembra improbabile. «Il rapporto che ho qui - ci dice Browning - non specifica se in casa con lui c'era qualcuno oppure no». D'altra parte, se si fosse trattato di un gesto folle o di un incidente propiziato da un'eccessiva dose di alcol o di altre sostanze, l'autopsia dovrebbe essere in grado di stabilirlo. Ma le prime voci ufficiose non sembrano avallare l'ipotesi dell'assunzione di alcol o droghe. Dunque, prenderebbe piede la pista del suicidio. Ma bisognerà attendere l'esito di tutti gi accertementi medici. Tutti questi interrogativi, per il momento, occupano uno spazio secondario nel dolore dei genitori, che attendono l'arrivo della salma a Cuernavaca, in Messico, dove Luis Reyna vive assieme a Maria Beatrice in una grande casa chiamata «Villa Lupo» e dove, in una camera, giacciono le cose più personali di un ragazzo morto troppo presto. E alla notizia della morte del figlio, Luis Reyna è stato colto da malore. Oggi, nella città messicana, si svolgeranno i funerali: è attesa anche la regina Maria Jose. Paolo Passarmi A sinistra, Raffaello Reyna di Savoia. A destra Raffaello da piccolo assieme alla nonna Maria José ì te mi

Luoghi citati: Boston, Cuernavaca, Italia, Massachusetts, Messico