La pugnalata finale arriva dalla Bbc

La pugnalata finale arriva dalla Bbc La pugnalata finale arriva dalla Bbc «Ecco il bilancio di spesa per spiare i democratici» SCOOP POSTUMO ALLA TV INGLESE LONDRA ON un requiem scappa di bocca ai vecchi uomini del Presidente. Neppure una maledizione, però, turba il loro forzoso armistizio con la storia. Ecco l'ancor pesto Jeb Stuart Magruder conversare con John Dean: «Ti ricordi quando ci raggiunse la notizia che Ford aveva perdonato Nixon? "Visitavamo" una prigione. Non ne fui certo felice...». Mentre gli ex fedelissimi, riuniti da un seminario sul Watergate all'Istituto di studi americani dell'Università di Londra, sospendono il giudizio sull'uomo che li ha costretti a ricominciare da zero, un documentario della Bbc provvede a piantare un chiodo nella bara del capo di Stato. Tra le carte di Bob Haldeman, capo dello staff della Casa Bianca, i ricercatori del programma hanno trovato l'approvazione del piano di spesa per la famigerata «operazione Gemstone» che prevedeva l'intrusione nel quartier generale democratico: 300 mila dollari. Il memorandum inedito, finora creduto distrutto, fu redatto dall'assistente di Haldeman, Gordon Strachan. L'ex Presidente aveva sempre negato qualsiasi responsabilità nell'azione che gli fu fatale, ammettendo soltanto di avere contribuito ad insabbiare le indagini; quel dattiloscritto è invece la pezza d'appoggio del coinvolgimento dei più alti livelli della Casa Bianca nell'operazione. Sono infatti appunti destinati allo stesso Haldeman, il quale nel corso del documentario conferma la loro autenticità: gli dovevano servire per un colloquio con John Mitchell, presidente del comitato per la rielezione di Nixon. John Dean, il consigliere del Presidente che con le sue rivelazioni aprì le cataratte dell'inchiesta sul Watergate, ha fatto un salto sulla sedia quando ha visto il memorandum: «Se Haldeman sapeva, non ho dubbi che anche Nixon sapesse». Il foglio recita: «L'operazione di spionaggio di Gordon Liddy (l'uomo che organizzò le due goffe incursioni notturne nel Watergate, ndr) è stata approvata. Magari ne vorrai discutere con Mitchell, che sarà a conoscenza della cosa». Mitchell, direttore della campagna di Nixon, fino alla sua morte nell'88 negò ostinatamente di avere approvato l'operazione. Magruder, il vice capo del comitato per la rielezione che diede l'ordine a Liddy di intrufolarsi nel Watergate, racconta una storia diver¬ sa: «Ho discusso quel piano con Mitchell». Ma chi, dalla Casa Bianca, lo spingeva ad avviare Gemstone? «Colson (consigliere speciale del Presidente, ndr) mi stava alle calcagna», ci dice aggrottando le ciglia. Povero Magruder. Si è fatto prete presbiteriano «per espiare le sue colpe», e ha dovuto pure sorbirsi, qualche anno fa, un bizzarro incontro con Nixon: «L'avevo invitato ai funerali di Hayes, l'allenatore di football. Officiavo io. E' stato gentile, ma sul Watergate neanche mezza parola». Dal documentario, al quale è interessata anche la Rai, salta fuori anche uno dei famosi nastri con cui Nixon si diede la zappa sui piedi. Mai divulgato prima d'ora, porta la data del 21 giugno 1972, qualche giorno dopo l'arresto di McCord e dei cubani incaricati di fotografare documenti cruciali in casa democratica, e dimostra che il Presidente si diede da fare per insabbiare l'inchiesta molto prima di quanto si credesse. «Che succede sull'... incidente del Watergate? - si informa Nixon -. Dobbiamo giocare d'anticipo sull'Fbi». La tesi della Bbc è che il Watergate sia soltanto «uno dei tanti crimini istigati dal Presidente stesso». Prima di morire, l'anno scorso, Haldeman ha ammesso una verità generale: «La Casa Bianca, 10 e il Presidente facevamo pressioni sul comitato per la rielezione affinché avviasse operazioni di spionaggio politico». Al seminario londinese, tra una puntata e l'altra del programma presentato in anteprima, si avvicendano anche carnefici e vittime. Allo stesso tavolo si ritrovano seduti Archibald Cox, l'implacabile giudice speciale che Nixon fece il diavolo a quattro per eliminare, e Robert Bork, il magistrato che lo licenziò, unico ad eseguire una decapitazione infamante. Signor Cox, porta rancore a Bork? «No. 11 rancore non è un bel sentimento». Maria Chiara Bonazzi Bob Haldeman, capo staff di Nixon

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