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Minoli Minoli «Sua Emittenza non è il male» ROMA, «Televisivamente parlando viviamo a caviale e champagne senza potercelo permettere, abbiamo un'offerta esagerata. Il costo dei programmi di prima serata in Italia è pari a quello complessivo di tutte le Tv europee, ma abbiamo investito in Baudo e Carrà anziché in tecnologie. Una guerra tra poveri». E' quanto sostiene il direttore di Raidue Giovanni Minoli in una intervista a L'Italia settimanale, che risponde anche sui suoi legami con Craxi, per il quale ha girato anche uno spot elettorale. «Io facevo quello spot e alla Rai facevano le nomine e nominavano altri. Ho condiviso molto della politica di Craxi. Durante il craxismo però la mia carriera non ha avuto nessuna evoluzione particolare, sfido chiunque a dimostrare il contrario». E quanto ai suoi legami familiari con Ettore Bernabei di cui ha sposato la figlia, Minoli dice: «Sono stanco di essere giudicato per Craxi, per Martelli e per Bernabei». Di Berlusconi e della Fininvest dice: «E' il migliore imprenditore televisivo italiano, ma si è mosso in un Far West, in un sistema di mass-media senza regole, l'unico in Occidente. La cosa all'inizio gli ha fatto comodo, ma ora nuoce anche al privato. Non ho mai considerato Berlusconi il male assoluto e sono convinto che adesso la sua vittoria agevolerà le cose, perché lui stesso si rende conto del problema. Sa che non può tenere in piedi una situazione drogata in cui Rai e Fininvest sono le prime vittime. E penso che i premier stranieri durante la riunione del G7 gli porranno questo problema». Quanto ai cambiamenti che potrebbero riguardare la Rai, Minoli ritiene «che sarebbe intelligente lasciare svolgere all'attuale Cda, che è nominato per due anni, il suo compito di traghettare la Rai verso il suo nuovo ruolo dell'Italia nel sistema maggioritario». Nella recente campagna elettorale sostiene che la Rai ha commesso due errori: «Appiattire anche la Reteuno al linguaggio di Raitre e poi aver presentato le elezioni come uno scontro binario, quando i contendenti erano tre. Penso che la Rai volesse stare sopra le parti, non era schiacciata sul pds come si diceva in campagna elettorale». Infine un giudizio su Fini che definisce «grande leader, si vede che ha fatto scuola all'opposizione». [Agi]

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