I felini ritenuti più utili della derattizzazione

A Economia A Economia La sfida Università e Finanza Ifelini ritenuti più utili della derattizzazione S'inizia stamane alle 9, presso la facoltà di Economia e Commercio, corso Unione Sovietica 218 bis, la sfida Universitàmondo della finanza che coinvolge quattromila studenti di 34 Atenei italiani. Gli aspiranti operatori finanziari si misureranno con il mercato di Borsa in una simulazione molto realistica. Nel gioco, intitolato «Stock challenge», gli studenti dovranno dimostrare di essere in grado di far lievitare un portafoglio della dotazione iniziale di cento milioni (e di saperlo fare meglio degli altri). Sono in palio oltre 50 stages: il vincitore avrà la possibilità di trascorrere un periodo di lavoro di nove mesi a Singapore o Hong Kong. A Torino partecipano 150 studenti individuati dall'Aiesec. Il gioco, che ha debuttato lo scorso anno al Salone della Banca-Assicura, è stato ideato dal prof. Giovanni Baldi della facoltà di Scienze (Matematica) con il prof. Giovanni Diale di Economia e Commercio di Torino e da Micaela Gioia, presidente di Banca-Assicura. «Servono più gatti al macello comunale». Parola di Giorgio Diaferia, presidente della IV Commissione comunale, che sta pensando di costringere una colonia di felini a un trasloco coatto. «Riporteremo i gatti in via Traves» promette la Commissione. Motivo? «Sono un sistema irrinunciabile per combattere i topi». Anni fa, i mici che gironzolavano intorno al macello erano decine. Anzi, secondo Diaferia, «un centinaio». Poi, misteriosamente, sono spariti: ieri, durante il lungo sopralluogo nella struttura di via Traves 15/43, i membri della IV Commissione Sanità ne hanno incrociati soltanto tre. Dove siano andati, nessuno lo sa. Certo è che molti sono migrati nel centro cittadino, e hanno trovato alloggio nei cortili degli ospedali: «Tengono lontani i topi dalle strutture sanitarie, e combattono l'invasione di colombi e cornacchie» dice Diaferia. «Ma in alcuni ospedali ce ne sono troppi. Vorrei riportarli al macello: il sistema equilibrio biologico». E, secondo Giorgio Diaferia, i veterinari di via Traves potrebbero anche controllare lo stato di salute dei mici e sterilizzarne alcuni. Il documento della Commissione Sanità contiene anche un plauso «alle buone condizioni igieniche del macello», e un invito ad approvare rapidamente la delibera che privatizzerà una parte della struttura di via Traves: «Oggi - dice Diaferia - il macello ha un bilancio passivo. Perde due miliardi l'anno, frutto della diminuzione della quantità di carni macellate (da 180 a 50 mila capi l'anno)». Si prevede di affidare alle associazioni di categoria la gestione di circa metà dei 180 mila metri quadri del complesso, e di destinare il resto ad altre attività: il Comune utilizzerà una parte dell'area che resterà libera come magazzino. La delibera sulla privatizzazione è stata bocciata una prima volta dal Comitato regionale di controllo, che ne esaminerà nei prossimi giorni una seconda versione. [g. fav.] Un interno del macello di via Traves dove ieri è avvenuto il sopralluogo utilizzato per la derattizzazione è eccellente, ma i gatti sono un complemento indispensabile». Una proposta che fa sobbalzare sulla poltrona il direttore della struttura di via Traves, Francesco Panatero: «Far tornare i gatti? Neanche a parlarne. Se ne sono andati proprio perché qui non si vede più l'ombra di un topo. Per cacciarli ab¬ biamo investito fior di quattrini: una rete di punte metalliche disseminate nel terreno produce micro-vibrazioni che allontanano i ratti. Di felini randagi, qui, non c'è alcun bisogno». La querelle sui gatti arriverà presto in Sala rossa: nella relazione della IV Commissione (indirizzata al Consiglio comunale) si auspica il ritorno dei felini al macello come «elemento di

Persone citate: Diaferia, Francesco Panatero, Giorgio Diaferia, Giovanni Baldi, Giovanni Diale, Micaela Gioia

Luoghi citati: Hong Kong, Singapore, Torino