Candid camera sulle corsie protette di Emanuela Minucci

Sistema tv scoprirà chi ignora i divieti nei percorsi riservati al mezzo pubblico Sistema tv scoprirà chi ignora i divieti nei percorsi riservati al mezzo pubblico Candid camera sulle corsie protette Dal video si risalirà agli abusivi Atm e Comune: «O così, o il caos» L'Atm dichiara guerra ai «furbi della corsia preferenziale»: Torino sarà la prima città italiana che installerà in alcune vie del centro il «sistema automatico di cattura e lettura targhe». Entro giugno una telecamera, brevetto Philips, immortalerà a ciclo continuo le targhe di tutte le auto che imboccano le corsie riservate ai mezzi pubblici. I fotogrammi verranno trasmessi in tempo reale a un unico cervellone (sistemato nella sede centrale dei vigili di corso XI Febbraio) che controllerà se le targhe pervenute appartengano o meno a veicoli autorizzati al transito. I dati di chi non ha il permesso (i tanti «abusivi della preferenziale») nel giro di un quarto d'ora passeranno al Pra (Ufficio pratiche automobilistiche). Qui una sofisticata apparecchiatura provvederà a sfornare la multa su misura (dati dell'auto, generalità del proprietario, ora e luogo dell'infrazione) con tanto di foto ricordo: prova schiacciante dell'infrazione. II verbale è di 50 mila lire, come prevede il nuovo codice della strada. La novità del «civich elettronico» d'importazione statunitense (New York e Los Angeles sono state fra le prime città ad adottarlo) sbarca a Torino su richiesta del presidente Atm Gianni Guerra e del direttore generale Giovanni Fava: «I vigi- li in carne e ossa non bastano più, sono pochi per controllare tutte le vie e le corsie cittadine riservate ai mezzi pubblici». La prima fase della battaglia all'«abusivo della preferenziale» ha dato buoni frutti (pattuglie straordinarie di vigili, sistemate nei «nodi caldi» della trasgressione, hanno provveduto a bersagliare di multe i torinesi): «Ma non possiamo fermarci qui - ha detto Vincenzo Manna - e visto che la tecnologia ci offre sistemi sofisticati a costi quasi zero, perché non usarli?». Torino dunque è così indisciplinata da meritarsi una telecamera? «Non si tratta di un ottuso sistema di punizione - precisa Manna - quella sorta di autovelox mirata ai furbi della preferenziale ha scopo "educativo": rendere meno popolare lo sport tutto italiano di ignorare i divieti fintanto che non c'è un vigile a farli rispettare». Crede nell'equazione «telecamere uguale traffico più fluido» l'assessore alla Viabilità Franco Corsico: «Ho molto sollecitato l'Atm ad accelerare i tempi dell'operazione: fermare i trasgressori significa prima di tutto avere mezzi pubblici più veloci, quindi sanare il deficit dell'azienda, e poi migliorare tutta la circolazione». Le prime videocamere verranno sistemate in due fra le vie più «violate», dagli automezzi Traffico intenso in via XX settembre Molte auto sono senza permesso Nella foto a fianco il direttore Atm Giovanni Fava 'y.^-y^ TANTE MULTE ULTIMA SPERANZA Contro l'invasione delle corsie preferenziali il Comune aveva annunciato un servizio di vigili in borghese: confusi con i passanti si sarebbero posti agli incroci per sorprendere, la paletta alzata, l'automobilista indisciplinato. Non sappiamo se e come abbiano operato. (Come abbiamo poca fiducia nei vigili in borghese a controllo delle «deiezioni canine»). Di certo l'invasione delle corsie è continuata. Ieri in corso Rosselli, dopo corso Re Umberto, alle 12,25 le auto private passavano tranquillamente con i bus. Solo se le telecamere rovesceranno una multa dopo l'altra si potrà far rispettare i divieti. abusivi, della città: via Pietro Micca - che da via Bertola in poi è riservata per intero ai mezzi pubblici - e via XX Settembre. «Cominceremo da queste due strade, ma presto diffonderemo il sistema della tele-sorveglianza in tutta la zona a traffico limitato» dicono con un certo so) lievo negli uffici Atm di corso Turati. «Poter usufruire di corsie preferenziali libere per i nostri mezzi significa aumentare la velocità fino al 20 per cento». Nessuna possibilità di farla franca durante le ore notturne: la telecamera funziona a raggi infrarossi ed è molto sensibile. Ecco le sue «incredibili doti» raccontate dal depliant illustrativo: «L'obiettivo dell'apparecchio è in grado di fotografare la targa di un veicolo che durante le ore notturne viaggia oltre i 200 chilometri orari». Come dire? Lasciate ogni speranza voi che entrate, a qualsiasi ora, nella preferenziale. C'è di più. Con l'estate si moltiplicheranno le finte telecamere: «Essendo uno strumento di dissuasione, non è fondamentale che tutti gli apparecchi siano veri - spiega sorridendo Antonio Ardissone - presto piazzeremo un po' ovunque cartelli su cui campeggia la scritta "Corsia tele-sorvegliata": nessuno saprà se quella scatola bianca che troneggia agli incroci è vuota o contiene una potenziale multa». Resta il brivido dell'imprevisto. Emanuela Minucci --12

Persone citate: Antonio Ardissone, Franco Corsico, Gianni Guerra, Giovanni Fava, Vincenzo Manna

Luoghi citati: Los Angeles, New York, Torino