Camorra e filetto sequestro da 65 miliardi di Alberto Gaino

Camorra e filetto, sequestro da 65 miliardi Camorra e filetto, sequestro da 65 miliardi Bloccata l'azienda dei Blangino costruita con aiuti statali Prendevano allo Stato e alla Cee. Ma pagavano le tasse alla camorra. La storia dell'aziendamodello Linea Meat degli industriali Blangino, uno dei rami della dinastia torinese del manzo, non è finita con la scoperta della colossale truffa da 50 miliardi in un anno e mezzo, fra Iva evasa e premi carpiti alla Cee per i filetti da esportazione trasformati in frattaglie. «E' un corpo di reato». Il gip Silvana Podda ha disposto il sequestro preventivo dell'azienda di produzione carni, il cui valore è stato stimato 65 miliardi, a cominciare dal moderno stabilimento di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta. Un decreto, il suo, quanto mai tempestivo perché nel frattempo sono entrate in scena la camorra e un'impresa del Sud, creditrice della Linea Meat per 30 milioni. Quanto bastava, evidentemente, per chiedere il fallimento della società e ottenerlo dal tribunale di Bari (città in cui vi era la sede legale della società). Lo scenario che si è presentato ai giudici torinesi è questo: falli- BOLLETTINO METEO Mercoledì 27 Aprile PREVISIONI su Piemonte e Valle d Aosta, cielo sereno o poco nin anniento Venti deboli settentrionali Visibilità b IERI TEMPERATURE IN CITTA' MASSIMA 22,5 MINIMA 7,5 UMIUITA (ore 14) 43% PRECIPITAZIONI FIN0 ALLE ORE 19 1,5 mm TOTALF Dl QUFST0 MFSF 104,9 mm MEDIA (1913-1988) 92,5 Osservatorio Meteo Pia/va ci Armi OGGI IL SOLE: sorge alle ore 6 e 25 minuti, tramonta alle ore 20 e 30 minuti LA LUNA: si leva alle ore 22 e 53 minuti; cala domani alle ore 8 e 19 minuti <{ Ultimo quarto 3 aprile ore 5 & Luna nuova 11 aprile ore 2 D Primo quarta 19 aprile ore 4 È Luna piena 25 aprile ore 22 mento, asta dei beni e reale rischio che la camorra vi metta le mani sopra. Una beffa in più, perché lo Stato, attraverso la Gepi, aveva profuso a piene mani oltre 25 miliardi per realizzare l'impianto inaugurato nel 1986. L'inchiesta va avanti: 34 arresti, un centinaio di avvisi di garanzia fra Torino e Napoli. In uovoloso salvo addensamenti sui rilievi Temperatura: uona AEROPORTO DI CASELLE TEMPERATURE MASSIMA 21,5 MINIMA 4,5 PRESSIONE (ore 20l 1018 hPa RECORD del mese ultimi 50 anni MASSIMA 30 24 aprile 1984 MINIMA -2 25 aprile 1972 UN ANNO FA MASSIMA 10,5 MINIMA 7,9 7,9 MERCURIO: come il Sole, si trova nella costella/ione dell'Ariete VENERE: a 225 milioni di km dalla Terra MARTE: e ancora il pianeta (Ira questi cinque) che ci mostra il disco più piccolo GIOVE: è alla massima luminosità, che manterrà lino a maggio SATURNO: ad occhio nudo si presenta come (mastella dalla tonatila gialla IL FENOMENO: osservabili le meteore Eia Aguandi die paiono scaturire da una 2ona del cielo prossima alla stella 7ela Aguarii Osservabili dal 21 aprile al 12 maggio tano, che viaggiava in Ferrari e trattava con i Blangino la fornitura dei bovini da macellare ai prezzi che decideva la camorra. L'ultimo latitante finito in manette è Salvatore Di Caterino, catturato giovedì scorso dal «gruppo repressione frodi» della Guardia di Finanza all'aeroporto di Caselle. Per l'accusa, era un raccoglitore di fatture false, che servivano per coprire parte della truffa. La camorra ha avuto un ruolo pesante sin da quando i Blangino arrivarono a Pignataro Maggiore con i miliardi della legge 64 per gli investimenti al Sud. Allora il controllo del paese era conteso fra i clan Nuvoletta e Schiavone. I Nuvoletta hanno una «tradizione» e la loro «organizzazione criminale - scrive l'Antimafia nel suo ultimo rapporto - si distingue dalle altre per aver costituito un consolidato impero economico fondato sull'attività di impresa». Sono i Nuvoletta ad imporre la loro «protezione» allo stabilimento e a fornire la materia prima, attraverso commer¬ Un'immagine dell'aziendamodello Linea Meat degli industriali della carne Blangino a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta carcere sono finiti un dirigente del Sismi, un alto funzionario della direzione delle dogane, mediatori di ogni genere, fra cui il braccio destro di Pasquale Casillo, Salvatore Lubrano, che per questo aveva preceduto in cella il «re del grano». E uomini d'affari in odor di camorra. Come quel Michele Sagliocco, napole¬ cianti controllati dal clan. Ma una delle grandi stalle di raccolta subisce un incendio premonitore, e - dopo qualche tempo - alla Linea Meat si presentano gli uomini di Francesco Schiavone, il superlatitante Sandokan. Non hanno bisogno di molti argomenti per far capire che i «fornitori» sono cambiati. Nello scontro fra i clan avrebbe avuto un ruolo anche il boss Carmine Alfieri, oggi collaboratore di giustizia, e che il pm dell'inchiesta, Alberto Perduca, potrebbe sentire al più presto. Rimane il fatto che i Blangino, se ci rimettevano con la camorra, si sono ampiamente rifatti con lo Stato: la loro supertruffa partiva dall'Est europeo, transitava per società «off-shore» di Malta e dei vari paradisi fiscali, passava per l'Austria e le dogane di mezza Italia. Un giro vorticoso di fatture false, di finti e veri filetti che la Commissione Cee, nella relazione sulle frodi del 1994, ha definito un carrousel de viande. Girotondo di carne. Alberto Gaino