Il decano dei carrozzieri sogna un cabriolet

Il decano dei carrozzieri sogna un cabriolet Il decano dei carrozzieri sogna un cabriolet Realizzò una Cadillac rivestita di madreperla e laccature d'oro «Il Salone del Lingotto ha rinverdito un desiderio che covo da decenni. Sogno di preparare un bel cabriolet sportivo a prezzo di serie, con la capottina rientrante, su un telaio come quello della Fiat Uno. Vorrei che affascinasse i giovanotti come le fuoriserie dei miei tempi». Rocco Motto - 90 anni appena festeggiati - ha gli occhi azzurri, un gatto rosso e il ricordo di una Cadillac rivestita di madreperla con laccature d'oro fino: uno dei capolavori usciti dalla sua carrozzeria quando Torino pullulava ancora di boite e lamieristi e battilastra modellavano quotidiani prodigi a quattro ruote. Racconta: «L'ordine mi arrivò nel '55 da un corto Mascari, titolare italo-americano di supermercati. I terreni in periferia valevano 5 mila lire al metro, la vernice in polvere di perle mi costò 52 mila lire al chilo e l'intera carrozzeria superò gli 8 milioni. Un'enormità. Ma la mia Ca- dillac fu esposta davanti al più grande supermarket della catena e ne parlarono i giornali». E' rimasto un ricordo di famiglia, invece, l'esperimento che Rocco Motto inventò a 15 anni. «Lavoravo da Leopoldo Viarengo. Fu lui a permettermi di mettere a punto un telaio in lamiera d'acciaio abolendo per la prima volta l'ossatura di legno». E' il via di un'avventura mon¬ raccio. Pensavo: se urla ancora, mollo tutto»). Nel '50 la Bisiluro ordinata «dall'architetto Mollino e da Damonte della farmacia Boniscontro». Nel '60 la Flaminia disegnata dallo stilista Raymond Loewy e applaudita da De Gaulle al Salone di Parigi. Ma monsù Rocco, impegnato a rifornire il parentado di vassoi e bibelot modellati a colpi di martello, non ha nostalgie. «Mi hanno chiesto tante volte di trasferirmi all'estero ma ho sempre rifiutato. Verrei se invece di lavorare mi offriste di vivere da signore, ripetevo». Meglio restarsene con i figli a Torino o, meglio ancora, nella casetta nativa a Rivarossa. «Mi diverto ad andare dal cortile alla chiesa sulla mia fuoriserie 1200 Gran Luce. E nel portafoglio, con la tessera del Touring Club rinnovata da 70 anni, tengo la foto della mia Porsche rilanciata dopo 40 anni. Guai se qualcuno credesse che conto storie...». [1. r.l La Cadillac rivestita di madreperla con laccature di oro fino uscita dalla carrozzeria di Rocco Motto llilll tata in filo di ferro e tondino metallico che porterà Rocco Motto a collaborare con le sigle che hanno segnato la storia della carrozzeria: dall'Itala alla Spa e dalla Chiribiri alla Ceirano. Tanti i successi: la Cisitalia berlinetta e la Siata Testa d'oro, la Torpedo per Balbo e l'Alfa monolitica per Pinifarina, le scocche per la 1100 S Fiat c la Porsche creata per Carlo Abarth («Un caratte¬

Luoghi citati: Parigi, Rivarossa, Torino