«lo Alesi supertifoso Ferrari» di Cristiano Chiavegato

Il francese, che non correrà domenica a Imola, incoraggia Berger e Larini Il francese, che non correrà domenica a Imola, incoraggia Berger e Larini «lo. Alesi, superili oso Ferrari» «Sarò al box, che emozione» Mancano due giorni all'inizio del Gran Premio di San Marino a Imola (le prime prove venerdì mattina) e il cuore di Jean Alesi batte sempre più forte. Un po' per rabbia, molto per il dispiacere di non esserci. Cerca di dimenticare, il ventinovenne pilota della Ferrari. In questi giorni è stato in vacanza, ma non ce la farà a stare lontano: e probabilmente sabato si presenterà nel circuito romagnolo. «Credo che tutti abbiano capito - dice Alesi - che io sono un tipo fatto alla mia maniera. Ho bisogno di sostegno, di sentirmi circondato dall'affetto. Anche per questo ho voluto a tutti i costi correre per la Scuderia del Cavallino. Perché ha un grande seguito di tifosi, perché la gente ci ama, incondizionatamente. Sono anni che non facciamo risultati eppure intorno a noi sento un calore, una fiducia ineguagliabili. Pensate cosa sarebbe successo a un club calcistico in una situazione analoga». Ma con quali sentimenti potrà assistere a una gara da spettatore? «Al momento non lo so ancora. Ho solo il timore con la mia presenza di disturbare la squadra, i piloti. Per questo motivo cercherò di non farmi notare troppo. Per il resto sarò emozionatissimo. Ho provato a guardare le corse alla televisione, ma mi sembra di assistere a delle registrazioni. Non riesco a sentire i brividi». Un terzo posto in Brasile, poi il secondo di Berger in Giappone. La Ferrari non è stata strepitosa, ma ha cominciato abbastanza bene la stagione... «E' vero che le prestazioni non sono ancora quelle che tutti vorremmo. Ma i risultati ci sono e nelle corse conta anche questo. Se consideriamo i problemi che ci sono stati, possiamo considerarci piuttosto soddisfatti». A Imola cosa potrà succedere? «Se io avessi potuto gareggiare mi sarei sbilanciato, come sono abituato a fare, rischiando in prima persona. Essendo costretto a guardare, posso solo pronosticare un ulteriore passo avanti nella competitività. Le caratte¬ ristiche del circuito, più veloce dei precedenti, e le modifiche apportate alle vetture dovrebbero garantire dei progressi». Che cosa dirà Alesi a Berger e a Nicola Larini, il suo sostituto? «Spingete al massimo ragazzi. Anche se so già che entrambi faranno del loro meglio. Ecco, vorrei poter dare un poco di me stesso a ognuno di loro, infondere fiducia e tanto entusiasmo. Ma non sarà necessario». Schumacher e Senna, Benetton e Williams. Sono ancora imbattibili? «I due piloti sono fortissimi, questo mi pare più che evidente. La vettura del tedesco ha qualche piccolo vantaggio su quella del brasiliano. Ma vedre- TENNIS Torneo di Amburgo te che la Williams non ci metterà molto a recuperare. Io però non credo che siano invincibili. A noi manca ancora qualcosa, dobbiamo lavorare sul telaio. Tuttavia sono convinto, adesso come lo ero prima dell'inizio della stagione, che noi della Ferrari vinceremo qualche gara entro la fine del campionato». Come va la salute? «Personalmente mi sento bene. Ma venerdì dovrò passare una visita ufficiale per sapere esattamente quale sia la situazione. Prego che il prof. Saillant mi possa dare via libera per Montecarlo, per il 15 maggio. Prima però dovrò fare degli allenamenti. Sarà un periodo molto delicato. Dovrò frenarmi per non strafare. Imola, Montecarlo e Monza sono le tre piste dove sento di poter dare di più. Dove riesco a sorpassarmi... Ormai il Gran Premio di San Marino per me sarà solo una gara da spettatore. Non posso pensare di non andare neppure nella corsa del Principato. La "rossa" mi aspetta e non posso tradirla». Conclude Alesi: «Ai box domenica ci sarà un tifoso in più, uno che griderà "Forza Ferrari" anche restando zitto per non disturbare. Sarò io, Jean Alesi, il primo tifoso di Maranello, in questa occasione». Jean Alesi si è infortunato il 30 marzo uscendo di pista in prova a 250 kmh al Mugello. Ha avuto lo schiacciamento di tre vertebre. Solo venerdì dopo una visita saprà se potrà correre a Montecarlo UDINE. E' un 17enne di Udine, tossicodipendente, l'autore dei tre accoltellamenti dopo UdineseCremonese, nei quali sono rimasti feriti Massimo Pizzamiglio (è sempre grave, ma migliora), Marco Lodi e Giorgio Bianchi. L'aggressore è stato individuato grazie a un filmato della polizia scientifica e denunciato per tentato omicidio. Denunciati per rissa aggravata altri due ultras. Cristiano Chiavegato EQUITAZIONE HOCKEY GHIACCIO BOXE PALLAVOLO Quarta gara di finale Oggi ai Mondiali Gran Premio Roma Annuncio a sorpresa