La doppia sfida di Capello

Nella semifinale con i francesi vuol dimostrare di non essere solo «un passista» Nella semifinale con i francesi vuol dimostrare di non essere solo «un passista» .a doppia sfida di Capello Il Monaco ko per smentire il Dottore Klinsmann e Scifo: è derby Intanto Papin fa sapere a Trap «In Baviera eviti le barricate» Problema numero due, non «cedere» il contropiede agli avversari, Problema numero tre, stare attenti, molto attenti, alle ammonizioni. I «diffidati» del Milan sono Albertini, Baresi, Donadoni, Desailly, Massaro, Panucci, Rossi, Simone e Tassotti. Ci sarebbero pure Eranio e Raducioiu, ma il primo è convalescente e il secondo non rientra nei piani. Per tacere di Maldini e Carbone, squalificati al pari di Thuram e Ikpeba. Non che il Monaco stia meglio (otto «pericolanti», fra i quali Djorkaeff e Klinsmann), fatto sta che l'allarme giallo rischia di condizionare lo spartito e l'intreccio. «Mi auguro che l'Uefa, in futuro, abbia l'accortezza di rivedere i suoi codici. Così non si può andare avanti». Il Monaco, dice, non era in forma due mesi fa, ma lo è adesso. Per fortuna, si è tirato su anche il Milan. Pochi dubbi sulla strategia di Wenger: difesa bloccata, centrocampo vigile, sortite improvvise. L'Arsenio di Montecarlo ha dichiarato che il Milan, questo Milan, è più prevedibile del Barcellona. Lo vedremo, ringhia Fabio. Naturalmente, occhio a Scifo, a Djorkaeff e a Klinsmann. Djorkaeff ha sistemato l'Italia a Napoli, la Pantegana bionda ha sbertucciato l'Italia a Stoccarda. Che piaccia o no, tutte le strade portano a Capello contro Sacchi. I gol. Se ci basiamo sul campionato, il Milan odierno ne «schiera» 21, così ripartiti: 11 Massaro. 4 Boban, 3 Albertini, 2 Panucci, 1 Desailly. Se viceversa ci atteniamo alla sola Coppa dei Campioni, si precipita a 4: 2 Savicevic, 1 Massaro e Panucci. Risorse alternative, Simone, fermo a 5 (tutto compreso). Guai se il polo del Buon Pareggio non cambia canale. Capello scalpita. Il fiuto del gol è come il coraggio: se uno ce l'ha, evviva; ma se non ce l'ha, pace. La partita, è pacifico, dovrà farla il Milan. Il cui gioco, a leggere quanto Papin ha dichiarato a un settimanale svizzero, «è totalmente cambiato, diventando stereotipato e del tutto privo di spettacolo, anche se la rosa consta dei migliori solisti del mondo. Prendete l'attuale stagione: quando mai abbiamo giocato "veramente" al calcio? Per questo, e non per altro, ho perso il posto di titolare». Analisi superficiale, dettata dalla stizza. Serve ben altro, questa notte. Savicevic e Massaro andranno puntellati e stimolati. Il Milan ha in mano il proprio destino. «Ce la faremo», promette Capello il passista. Sbugiardare Berlusconi, non male come ultima eresia. Roberto Beccantini del bomber laziale con MILANO. Una notte da principi. In tribuna, Ranieri di Monaco e il figlio Alberto, grandi appassionati. Poi Berlusconi (forse), Formentini, Sacchi e tanti altri pezzi grossi. Giornalisti accreditati, 250; televisioni collegate, 16. Già venduti 78.500 biglietti: ne restano 3500. Incassati a tutt'oggi, 3 miliardi e 800 milioni: siamo in zona record, visto che l'attuale, stabilito da Milan-Marsiglia del 6 marzo 1991, è di «appena» 3.873.304.000. Cancelli aperti alle 18,30. Il Monaco è in città da ieri. In serata, allenamento a San Siro. «La prima mossa tocca a Capello», ha dichiarato Wenger. «Noi ci adegueremo. E, soprattutto, ci copriremo». Per Klinsmann e Scifo, ex Inter, aria di derby. Le spie milaniste hanno individuato nel portiere Jean-Luc Ettori, 39 anni a lu¬ glio, e 600 presenze in campionato sabato prossimo, a Le Havre, il punto debole della squadra monegasca. Imperativo categorico, tirare da tutte le posizioni. Ettori, in compenso, pensa ai rigori. Tatticamente, il Monaco si schiererà così: Ettori fra i pali, da destra a sinistra in difesa, Blondeau, Grimandi (il vice Thuram), Dumas e Petit; Puel perno arretrato del centrocampo, con ai lati Gnako e Viaud, leggermente acciaccato e un po' più avanti, Scifo, il regista. Quindi Djorkaeff (un gol all'Italia di Napoli) e Klinsmann (due gol all'Italia di Stoccarda). Il Monaco voleva Papin. Jpp gli ha preferito il Bayern Monaco, dove lo aspetta il Trap, «nella speranza che applichi (parole sue, ndr) schemi meno difensivi di quelli praticati alla Juve». [ro. be.] Massaro (foto grande) bomber del Milan vuole far gol al Monaco di Scifo (a lato)