Un anno a gonfie vele

Un anno a gonfie vele Un anno a gonfie vele TORINO. La Sorin Biomedica, capofila del raggruppamento bioingegneria di Snia Bpd (Fiat), ha chiuso il bilancio '93 con risultati molto positivi. A livello consolidato i ricavi sono saliti a 796,8 miliardi (+ 17%), il risultato operativo è passato da 82,3 a 87 miliardi e l'utile netto, grazie anche a plusvalenze, è stato pari a 63 miliardi (30,6 nell'esercizio precedente). Il consiglio ha deciso di non distribuire dividendi ma di assegnare una nuova azione ogni 20 possedute, «in previsione di ulteriori investimenti programmati nel breve periodo per lo sviluppo dell'attività». I ricavi della capogruppo sono ammontati a 244,2 miliardi di lire (217,3 nel 1992), con un incremento soprattutto nell'area cardiologia e, in misura minore, in quella diagnostici. Il risultato operativo è stato pari a 29 miliardi di lire (26,5 nel '92), mentre l'utile netto è passato da 5,8 a 11,4 miliardi. I ministro delle Finanze Franco Gallo naie elettrica, tassa rifiuti urbani) per fini fiscali e di efficienza; dall'altro però non funzionano quelle imposte ideate per cercare la maggior parte del finanziamento locale nel commercio; genera «motivi di insoddisfazione», infine, il progressivo spostamento della finanza locale verso l'imposizione del patrimonio, con una indeducibilità dell'Ici dall'Irpef che «non ha molti corrispondenti negli altri Paesi europei» e rende il prelievo locale e non «sostitutivo». Il quadro va quindi rivisto, ma senza esagerazioni. «Bisogna sgombrare il campo dall'idea - afferma il rapporto - che un fisco più equo si possa costruire sulla base di un'attribuzione esclusiva del gettito regionale: la localizzazione del gettito nel luogo di riscossione non ha riscontri teorici né applicativi». Il Cer contesta quindi anche la tesi in base alla quale esistono regioni che pagano allo Stato più di quanto ricevano. E mette dei paletti. Innanzitutto sembra «impercorribile» l'ipotesi di servirsi dell'Irpef per attuare l'autonomia comunale: la tassa dovrebbe perciò restare centralizzata, e un'addizionale comunale Irpef sarebbe estremamente dannosa. In secondo luogo la progressiva riduzione del ruolo dei trasferimenti statali dovrebbe implicare una politica di spesa locale più vincolata alle entrate e tendente al pareggio». In terzo luogo si può pensare, pur con qualche riserva, che il cardine della fiscalità locale sia dato dall'imposizione sul patrimonio ma «le entrate dovranno confrontarsi con la spesa effettiva». Francesco Bullo sta Cambia il panorama finanziario dopo l'asta pubblica del Banco di Spagna l

Persone citate: Francesco Bullo, Franco Gallo

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