In viaggio con l'assassino giallo a Milano

La donna è stata colpita con un'arma da sub e poi abbandonata sul raccordo autostradale La donna è stata colpita con un'arma da sub e poi abbandonata sul raccordo autostradale In viaggio con l'assassino, giallo a Milano Giovane dentista uccisa a coltellate Proposta Usa «Coca Cola bandita dalle scuole» ne che non ne ha mai avuti, dalla pioggia si ripara con giacconi scuri tipo montagna. Ma, a sua difesa, Khouri sostiene soprattutto un'altra cosa: ieri mattina alle 9,55 era a Monza, nello studio del suo avvocato, Francesco Recupero, che lo assisteva nella causa per l'affidamento del figlio Roberto, nato dal matrimonio con Marina Scrigna. Ad accoglierlo, pregandolo di attendere, è stata una collaboratrice del legale, che conferma il racconto. Il matrimonio dei due medici era finito circa due anni fa, ma la causa continuava, in gioco era soprattutto l'avvenire del loro bambino di 4 anni, e il numero di visite concesse al padre. Ieri mattina al tribunale di Monza, proprio di fronte allo studio del legale, era stata fissata un'altra udienza. Sarebbe servita a formalizzare gli accordi già raggiunti nei giorni scorsi tra gli avvocati di Khouri e dell'exmoglie: Marina Scrigna aveva concesso all'ex-marito di ospitare il bambino anche la notte per 2 volte alla settimana, oltre al sabato e domenica. Ma il destino di Pierre-Chaloumi Khouri sembra giocarsi essenzialmente sul filo dei minuti: che ora era, esattamente, quando i testimoni videro l'assassino fuggire dalla macchina? E quanto tempo occorre per arrivare da quel punto in via Valtellina allo studio dell'avvocato? I colpevolisti rispondono una decina di minuti, e sospettano la premeditazione: prima il dentista avrebbe individuato il punto dove aggredire l'ex-moglie, poi parcheggiato la proprie auto lì vicino, quindi con un pretesto avrebbe convinto la donna a farlo salire nella propria vettura, infine l'avrebbe pregata di accostare un momento nel tratto prestabilito, da ultimo si sarebbe liberato dall'impermeabile (magari comperato per l'occasione) e sarebbe corso dall'avvocato per precostituirsi l'alibi. Si dice pure che Khouri avesse un carattere violento, in passato avreb¬ MILANO. Una donna uccisa, l'ex-marito indagato, un alibi da verificare sul filo dei minuti, e colpi di scena sempre possibili. L'ultimo «giallo» di Milano ò ambientato in uno squarcio di periferia anonima, a Sesto, via Valtellina all'altezza dell'incrocio con il raccordo autostradale. Qui, ieri mattina fra le 9,30 e le 10, è stata trovata, pugnalata, Marina Scrigna, medico dentista di 37 anni. Giaceva di fianco alla sua macchina, una Fiat Tipo grigia scura. L'assassino aveva infierito con un'arma da caccia o da sub, con dentellature nella parte superiore. Il manico era avvolto in carta da giornale: una precauzione per non lasciare impronte digitali? Il coltello è stato trovato in un campo di grano che corre lungo la via. Di case intorno non se ne vedono, ma su queste strade c'è sempre traffico. Pressoché impossibile uccidere qualcuno, specie a quell'ora, senza che nessuno veda. Infatti i testimoni ci sono: due. Ma nessuno ha riconosciuto l'assassino nell'ex-marìto della vittima, che finora è il primo e principale indiziato, anche lui dentista: Pierre Chaloumi Khouri, 42 anni, di origine libanese, laureato a Milano e da qualche anno cittadino italiano. I testimoni sono un camionista e una donna, che passavano di lì e hanno visto «un uomo magro, di altezza media, con un impermeabile chiaro», fuggire dalla Tipo, mentre una donna sanguinante spalancava la portiera urlando «aiuto!» con le poche forze che le rimanevano. 1 testimoni hanno proseguito e sono andati dalla polizia. Alla donna è stata chiesta una descrizione, che corrisponde a quella di Khouri. Al camionista sono state mostrate tre persone di corporatura più o meno uguale: erano lo stesso indiziato e degli agenti. L'uomo ne ha subito scartato uno - «è troppo basso» - e ha detto che l'assassino «potrebbe» essere uno degli altri due. Rimane il fatto dell'impermeabile: Khouri sostie¬ Improvvisamente è mancalo I' Alberto, Emilia, Giangherardo RussoFranasi rimpiangono con molto affetto il carissimo amico CARLO. Gli Amici del corso di laurea rimpiangono CARLO. La Martini & Rossi si associa al grave lutto die ha colpito ring Pioro Tibiletti per la scomparsa del padre ing. Carlo Tibiletti Tenente di Vascello Lo annunciano a funerali avvenuti con profondo dolore la moglie Milena, i figli: Piero con Silvana e le bimbe Maria e Chiara, Luisella con Stelano e le bimbe Giulia e Marcella; la sorella Mariadele e parenti tutti. Ti — Torino, 27 aprile 1994. Marco e Marialuisa Eva con Pier Mario ed Enrico partecipano affettuosamente al dolore di Milena, Piero e Luisella por la scomparsa del caro consuocero — Dirigenti, Impiegati ed Operai della Martini & Rossi prendono parte al dolore dell'ing. Piero Tibiletti per la perdita del padre ing. Carlo Tibiletti — Torino, 23 aprile 1994. —- Antonietta Honorati, Ranieri e Francesca partecipano commossi Gian Mario, Carla, Emanuele Perotti ricordano con amore un UOMO cosi caro. Sono affettuosamente vicini a Milena e figli gli AMICI Luigi Giovanna Bosco Carlo Anna Granaglia Carlo Edda Musso Paolo Pettazzi Elsa Piano Augusto Rivelli ed i Colleghi della Direzione Esportazione si stringono a Piero e Silvana in questo tristissimo momento. Nella memoria del caro amico e collega, partecipano al lutto della famiglia Tibiletti per la scomparsa di CARLO: Livio Bausola Alberto Bersani Viviana Bertassello Barbara Boselli Severino Briccarello Silvana Cassetta Felice Cornacchia Maurizio Emanuel Giuliano Fare Mario Guidoni Graziella Lazzarino Franca Leoci Aldo Malandrà Dante Mannello Raimondo Meak Filippo Moltalto Mario Mormile Luciana e Umbertina Nicchio Franco Pagani Isnardl Bruna Palanca Francesco Palazzi Trivelli Piero Andrea Papp Vittoria Pellegatti Bruno Pezzaglia Carlo Righini Giacinto Sardone Condomini e Amministratore dello stabile di via G. Collegno 25 e del complesso residenziale Francia partecipano al dolore per la scomparsa dello stimatissimo Eugenio Laura Sartorio Carlo Silvia Zanovello Gianni Sartorio partecipano affettuosamente al dolore di Piero Luisella Milena. Ricordano con affetto l'amico CARLO: Aldo Giovanna Gandolli Guido Gabriella Gandolli Bruno Franca Palermo Giacomo Luisa Racca Attillo Marina Rlmoldi Adolfo Andreina Mattlrolo Vittorio Margherita Della Croce. L'ANFIA (Associazione Nazionale Industrie Automobilistiche) e i suoi Gruppi Associati partecipano al dolore della famiglia per l'improvvisa scomoarsa dell' ing. Carlo Tibiletti già suo direttore tecnico, ricordandone le doti umane e professionali — Torino, 23 aprile 1994 Ricordano l'amico Carlo Tibiletti Enrico Rita Bocca Lucio Bruna Buslnaro Giorgio Luciana Caretto Franca Casaburi Maria Cavallero Aldo Alma Cibrario Pietro Carla Clerici Virgilio Gllia Deagostini Enrico Margherita Magnani Beppe Rusca Mina Serenoregis. — Torino, 23 aprile 1994 Sono vicini a Milena e figli ricordando il caro amico CARLO Marzio ed Enrica Giorgio e Fiora Cicci — Siamo affettuosamente vicini a Piero in queslo triste momenlo: Stefano e Cristina, Carlo e Anna, Franco e Emanuela, Giacomo e Francesca, Enzo e Giovannella. L'Istituto Bancario San Paolo di Torino SpA partecipa con profondo cordoglio al dolore della famiglia per la scomparsa del dipendente dell'Istituto in quiescenza Torino, 26 aprile 1994 Gli amici Carlo, Adriano a Marco Burbatti e Neva Baiada partecipano al dolore dei laminari per la immatura scomparsa di Marco e Luisella con le rispettive famiglie Paolo Silvia Luca Cristina partecipano commossi. Affettuosamente vicini a Piero e Luisella Frediano, Rossana Boggio Alberto Elena Sala Carlo, Mariliz Tabellini Enrico, Elena Tabellini Federico, Babette Vitelli. Studio Cogllati - Porino e Collaboratori partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa della signora ing. Carl Torino, 23 aprile 1994. ing. Carl Torino, 23 aprile 1994 ing. Carl Torino, 27 aprile 1994. rag. Ald Francesca Canta Ivrea, 26 aprile 1994 Teresa ved. Col Torino, 27 aprile 1994 NEW YORK. La Coca Cola rischia di essere bandita dalle scuole americane. Se passerà la proposta di legge preparata dal senatore Patrick Leahy, presidente della commissione ((Agricolture, Nutrition e Forestry», nei pressi delle mense scolastiche non potranno più esserci i distributori automatici della famosa bibita. E' un nuovo proibizionismo, tuona il gigante dell'economia americana (oltre due miliardi di dollari di utili l'anno scorso), ma a fianco del senatore si sono già schierate l'associazione dei pediatri, quella per la difesa dell'infanzia, quella per la lotta contro le malattie cardiache e quella contro il cancro. Il motivo è che la Coca Cola è considerata un prodotto di «minimo valore nutritivo». Il governo americano, dicono il senatore e le associazioni che lo appoggiano, spende ogni anno quattro miliardi e mezzo di dollari per inserire nei programmi scolastici la materia del «mangiare sano», ma se dopo la lezione i ragazzi trovano a tentarli i distributori automatici di Coca Cola e di altre «schifezze», tutto diventa inutile. «Il messaggio che ricevono spiega Dorothy Caldwell, presidente dell'American School Food Service - è che la scuola tiene più ai loro dollari che alla loro salute». Inoltre, dicono i dietologi, poiché i ragazzi hanno l'abitudine di attingere ai distributori automatici proprio prima di recarsi alla mensa, il risultato è che il loro appetito se ne va. Ecco così la proposta di legge del senatore Leahy, che prevede per l'appunto la rimozione di quei distributori, o in subordine il loro «blocco» almeno fino a dopo l'orario del pasto. Fra qualche settimana quella proposta sarà votata dalla commissione, e se sarà approvata passerà alla discussione in aula per il voto finale. I tempi dunque stringono e la Coca Cola è già corsa ai ripari con una colossale opera di «lobby». Presidi, insegnanti, allenatori delle squadre sportive delle scuole sono stati inondati da lettere che sostengono un argomento estremamente pratico: se verranno a mancare i nostri guadagni, dicono i dirigenti della Coca Cola, verranno a mancare anche i vostri, vale a dire i soldi che le amministrazioni scolastiche ricevono in cambio del permesso di installare i distributori automatici. [f. p.l be minacciato l'ex-moglie. Gli innocentisti ribattono che da via Valtellina allo studio dell'avvocato Recupero occorrono non meno di 20 minuti, e giudicano quella ricostruzione troppo macchinosa. I colpi di scena non sono esclusi, in direzioni opposte: da un lato è possibile infatti che il dentista, ora «indagato in stato di libertà» confessi, dall'altro che esca di scena perché i sospetti convergano su altri. Quanto prima sarà ascoltato anche Jean-Pierre Khouri, di 18 anni, figlio del medico e di una statunitense. Ieri mattina il giovane si è recato a Baggio per la visita militare, fino a sera non risultava rientrato. Intanto, sono state anche perquisite l'automobile, la casa e lo studio di Khouri. Nella foto grande il corpo della donna uccisa. Di fianco la vittima, Marina Scrigna Dubbi sull'alibi dell'ex marito Dovevano incontrarsi per l'affidamento dei bambini Ornella Rota Brindisi, gli assassini hanno versato benzina dal camino e appiccato il fuoco. Si segue la pista della vendetta