«Ecco chi sono i 50 Peperoni russi» di Cesare Martinetti

«Ecco chi sono i 50 Peperoni russi» «Ecco chi sono i 50 Peperoni russi» Finanzieri in testa alla classifica dei nuovi ricchi MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Suo nonno era segretario del partito comunista austriaco. Ora Aleksandr Smolenskij, 39 anni, ha appena festeggiato il quinto compleanno della sua banca, la Stolicnij, che ha installato il primo Bancomat nei pressi della Piazza Rossa, sotto le volte dei Grandi magazzini Gum e conta tra i suoi clienti un milione di moscoviti, il 10 per cento della popolazione. Un capitalista, un banchiere, un grand commis, un «uomo nuovo» della nuova Russia, il numero 4 della prima lista dell'elite del business nella ex patria del comunismo. Smolenskij ha l'orgoglio del self-made man: ha fondato la Stolicnij insieme a due amici, avevano un ufficio di 8 metri quadri e un milione di rubli come capitale. Adesso gestiscono miliardi, investono in petrolio, gas, legname, riconversione del pachidermico sistema industriale ereditato dall'Urss. Sono mecenati: hanno comprato 3 mila e 500 opere di artisti sovietici e stranieri, contano di aprire una galleria ad «ingresso gratuito». Elargiscono beneficenza, secondo le buone tradizioni, restaurano chiese, sponsorizzano. Smolenskij ha una lussuosa casa nel centro di Vienna, ma ciò nonostante dice di credere nella Russia e di non temere il futuro: «Sono certo che nemmeno i comunisti possono invertire il corso della storia. Nessun uomo che ha conosciuto il sapore dei soldi, vorrà tornare indietro ai tempi del Politburò... e di uomini così ce ne sono ormai tanti». Un consiglio ai deputati? «Non approvate nessuna legge...» Lasciate fare, ci pensano loro, i nuovi padroni della Russia di cui la Nezavìsimaja Gazala, il quotidiano più sofisticato della LA POLIZIA SMENTISCE L'oculista Sviatoslav Fiodorov ciati cento palazzi nella capitale); lo seguono Vinogradov (Inkombank), Khodorkovskij (Menatep, banche e finanza), il nostro Smolenskij, aperto e gioviale, il primo della lista abituato alle interviste in un ambiente dov'è meglio vivere appartati (12 banchieri sono stati uccisi da killer mafiosi negli ultimi mesi). Neovip dalle origini sospette. Nessuno dubita che in Menatep siano finiti soldi del pcus serviti (insieme a quelli della Stolicnij) a finanziare la campagna elettorale del duce Zhirinovskij. Dubienezkij (21° in classifica) e la sua Promstrojbank provengono direttamente dal passato. La patente di eroi del capitalismo si può dare con certezza solo a Baskin (40°) nato in una fabbrichetta a San Pietroburgo, Cianov (28°) installatore di antenne paraboliche, e Tumanov (32°) che ora costruisce strade, ma che per il vizio dell'imprenditoria era finito in carcere quando non si poteva guadagnare privatamente neanche un rublo. Cesare Martinetti

Persone citate: Aleksandr Smolenskij, Baskin, Khodorkovskij, Sviatoslav Fiodorov, Vinogradov, Zhirinovskij

Luoghi citati: Mosca, Russia, San Pietroburgo, Urss, Vienna