I neri alle urne dopo 350 anni di Sergio Romano

Sud Africa, voto senza incidenti Sud Africa, voto senza incidenti E neri alle urne dopo 350 anni IL PASSATO NON PUÒ' TORNARE E, inutile cercare un precedente su cui appoggiare le nostre analisi. Nella storia del colonialismo europeo e del continente africano il Sud Africa è un capitolo nuovo, senza somiglianze o analogie. Nulla di ciò che è accaduto in Africa o in Asia dopo la fine della seconda guerra mondiale può fornirci una chiave per leggere gli avvenimenti di questi giorni e immaginarne gli sviluppi. L'unico confronto possibile (quello con la Rhodesia) si dimostra a uno sguardo più attento, per ragioni quantitative, del tutto infondato. Qui, in Sud Africa, cinque milioni di indigeni bianchi, profondamente legati alla terra in cui sono nati, accettano di condividere il potere con diciassette milioni di neri. Un popolo di padroni europei che ha trasformato questo angolo di terra africana in una rispettabile e progredita potenza economica, si appresta, lo voglia o no, a sottoscrivere nuove regole di convivenza con una maggioranza incolta, turbolenta e lacerata da profonde divisioni etniche che assumerà necessariamente, prima o dopo, tutte le redini del potere. Il trapasso avviene in condizioni storicamente inedite. Anziché fuggire, come accadde ad Algeri nel 1962 dopo la conclusione degli accordi di Evian, i bianchi sovrintendono al proprio declino, organizzano le elezioni che metteranno fine al loro dominio, continuano ad amministrare 10 Stato di cui verranno spossessati e a garantire con le loro forze di polizia un ordine di cui perderanno il controllo. La dimensione del problema e 11 numero delle difficoltà prevedibili suggeriscono perplessità e preoccupazioni. La Costituzione disegnata da De Klerk e Mandela e una macchina complicata, farraginosa, appesantita da pesi e contrappesi che potrebbero rom- Sergio Romano CONTINUA A PAG. 4 SETTIMA COLONNA Nasce il primo ba PRETORIA. Il nuovo Sud Africa ha cominciato a prendere forma ieri: per la prima volta in 350 anni, elettori di tutte le razze sono andati alle urne insieme. E' quasi certo che l'elezione porterà al potere l'ex prigioniero politico Nelson Mandela e il suo partito, l'Anc, fuorilegge fino a pochi anni fa. Ma per sapere di sicuro come andrà dovremo aspettare 48 ore perché si vota anche oggi e domani. «Oggi è sorta l'alba della nostra libertà», ha detto Mandela mentre andava al seggio. Dopo gli attentati terroristici che negli ultimi giorni avevano fatto 21 morti e 150 feriti, la prima giornata elettorale è stata assolutamente tranquilla; questo anche grazie ai 100 mila poliziotti e soldati dispiegati a tutela dei seggi. La storica giornata è culminata a mezzanotte con il cambio della bandiera: in una cerimonia tenuta contemporaneamente nelle nove maggiori città del Paese, il vessillo dei boeri ha lasciato il posto al variopinto stendardo del nuovo Sud Africa multirazziale. M.CirielloAPAG.7

Persone citate: De Klerk, Mandela, Nelson Mandela

Luoghi citati: Africa, Algeri, Asia, Pretoria, Rhodesia, Sud Africa