Anche i cattolici lo riscoprono

Anche i cattolici lo riscoprono Anche i cattolici lo riscoprono E adesso per Voltaire arriva la riabilitazione dei cattolici. L'illuminista che si batté contro i pregiudizi è vittima a sua volta di un pregiudizio, quello che lo vuole anti-cristiano: è la tesi che il mensile 30giorni, legato a CI, affida a una intervista con lo psicoanalista cattolico Giacomo B. Contri, per anni titolare sul Sabato della rubrica «San Voltaire». «Un San che poi significa laico al quadrato» spiega lo studioso, che individua nella opposizione a ognipotestas ciò che rende ancora vivo il filosofo francese: «Voltaire è rarissimo esempio di intellettuale moderno che mai si autoincarica di lavorare per il potere. Gli intellettuali, invece, ieri come oggi, sono costituzionalmente "organici"». Anche la sua posizione religiosa va inquadrata in questa prospettiva: «Non è anti-cristiano: è miscredente». La sua è la posizione moderna di chi dice: «Rispetto a voi cattolici che vi siete messi nella posizione della potestas senza autorevolezza, io non vi riconosco auctoritas. Siete potenti, non siete autorevoli. Io non sento il dovere di essere cristiano, voi lo sentite». E, conclude Contri, non c'è nulla «di meno cristiano del dovere di esserlo». Voltaire cristiano al quadrato? [s. e] case dei liberi pensatori. Ma i successi filosofici e politici non gli impedirono di continuare a scrivere tragedie nelle quali, paradossalmente, il più spregiudicato intellettuale del secolo si attenne con grande scrupolo alle tre «unità» aristoteliche. Il suo ultimo viaggio a Parigi coincise, per l'appunto, con la rappresentazione della sua ultima tragedia. Voltaire vi passò tre mesi durante i quali tutti i mali di cui soffriva da anni si aggravarono bruscamente. Morì «in diretta» di fronte ai suoi numerosi visitatori, Il regista inglese mobilita l'intera città svizzera con una singolare mostra molto cinematografica registrando egli stesso ogni giorno nelle sue lettere il declino delle sue condizioni fisiche. Dovette affrontare in quel periodo il problema della propria anima e chiese pressantemente l'assistenza spirituale del parroco di Saint Sulpice. Era sensista, razionalista e ferocemente ostile all'«infame» Chiesa cattolica; ma credeva nell'esistenza di Dio. Quando Benjamin Franklin gli fece visita e gli chiese di benedire suo nipote, Voltaire accettò e pronunciò solennemente, di fronte a venti persone, le due parole in cui si riassumeva il suo pensiero filo¬

Persone citate: Benjamin Franklin, Contri

Luoghi citati: Parigi