«La cooperazione salverà la pace» di E. St.

«In cooperazione salverà la pace» «In cooperazione salverà la pace» «Ora ai palestinesi manca una cultura economica» JESOLO. La pace in Medioriente, tra israeliani e palestinesi, non si conquista solo attraverso processi economici, ma richiede uno spirito di «cooperazione» che investa anche gli aspetti culturali e permetta, in sostanza, un processo di «convivenza» all'interno di una «cultura della pace». E' questa una delle indicazioni forti emerse, a Jesolo, nel corso della giornata conclusiva del convegno «Shalom, la pace: realtà e mito, la pace e il futuro del popolo ebraico». Il convegno era organizzato dal dipartimento assistenza culturale dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. L'incontro che ha richiamato nella cittadina veneta oltre un migliaio di persone - tra cui Tullia Zevi, presidente dell'Unione, e il professor Schiomo Ben Ami, uno degli artefici del recente negoziato tra arabi ed israeliani - ha affrontato le diverse tematiche culturali legate al concetto di pace per il popolo ebraico, ma ha offerto anche incisivi interventi su alcuni aspetti della stretta attualità italiana e sulla realtà futura mediorientale. «Uno stato palestinese - ha detto Ben Ami - nascerà nei prossimi anni. Quello che ci si chiede è se i palestinesi abbiano raggiunto fra di loro una decisione simile a quella che abbiamo raggiunto noi nei confronti di una cooperazione economica strategica. A mio parere la risposta è no». Per il professoe Ben Ami, la mancanza di una diffusa cultura politica cooperativa «è per adesso il maggiore ostacolo». «Un vasto segmento della società palestinese - ha ag¬ giunto Ben Ami - ritiene che la cooperazione economica possa essere un'arma contro lo sviluppo del fanatismo. Ma non è un'attitudine diffusa. In ogni caso, il Medio Oriente non può essere salvato dall'aiuto esterno, ma dallo sviluppo di meccanismi interni di cooperazione economica». Secondo Schiomo Ben Ami, questo non può venire che da «una mutazione dell'atteggiamento ancora ostile fra arabi e israeliani». A sostegno del bisogno anche di una «cultura della pace», il relatore ha ricordato come all'inizio del negoziato per la pace in Medio Oriente, le partì «abbiamo creduto nella validità di un piano Marshall di intervento economico. Ma adesso abbiamo superato questa fase. Quello che manca al Medio Oriente non sono i tantoi soldi ma la pace». [e. st.]

Persone citate: Ben, Ben Ami, Schiomo Ben Ami, Tullia Zevi

Luoghi citati: Jesolo, Medio Oriente, Medioriente