Anche Carnazza junior spacciava all'ingrosso

Anche Camozza junior spacciava all'ingrosso Nipote dei boss catanesi aveva due etti d'eroina Anche Camozza junior spacciava all'ingrosso Carnazza, un nome pesante nella malavita torinese. Ed anche un nome praticamente indistruttibile, nonostante gli arresti e le condanne. I componenti del clan tornano periodicamente alla ribalta, come il trentenne Riccardo, catturato nei giorni scorsi dai carabinieri mentre stava spacciando eroina a Borgo Vanchiglia. Un tempo vicini al clan dei catanesi, i Carnazza presero poi strade diverse entrando in rotta di collisione con i Miano e cercando nuovi canali per approvvigionarsi di stupefacenti. Proprio un regolamento di conti fra i capi storici del clan ed un Carnazza, Giovanni, zio di Riccardo, portò nel settembre dell'84 alla rocambolesca cattura del killer Salvatore Parisi che, pentitosi, confessò ben 22 omicidi e permise poi la disarticolazione dell'intera struttura mafiosa. I Carnazza sono però rimasti sempre attivissimi, figurando sovente nelle inchieste condotte dalle forze dell'ordine torinesi nel mondo della mala, soprattutto quella organizzata. Così gli esponenti di spicco della famiglia sono stati sempre tenuti discretamente d'occhio. I carabinieri della compagnia Oltredora, proprio durante questa attività, hanno avuto qualche sospetto in più sul conto di Riccardo Carnazza, 30 anni, via Fratelli Garrone 64/5, precedenti per droga e armi. I militari lo hanno agganciato in via Mongrando, nella zona di corso Belgio (che è tradizionale «feudo» dei Carnazza) e lo hanno pedinato sino a quando non lo hanno visto gettare, al di là di una cancellata, una busta contenente oltre 2 etti di eroina purissima. Gli uomini del capitano Zito l'hanno immediatamente bloccato, insieme ad una donna, prima arrestata per favoreggiamento e poi rilasciata.

Persone citate: Camozza, Carnazza, Miano, Riccardo Carnazza, Salvatore Parisi, Zito

Luoghi citati: Borgo Vanchiglia