Una città in vetrina con polemiche di Giampiero Paviolo
Maratona, saloni dell'auto e del verde, calcio: domenica di grandi manifestazioni e grandi code Maratona, saloni dell'auto e del verde, calcio: domenica di grandi manifestazioni e grandi code Una città in vetrina, con polemiche II sindaco-, sopportate i disagi Alle 14,30 di ieri accadevano in città le seguenti cose: i ritardatari della maratona arrancavano verso piazza Castello; gli appassionati di motori e ambiente si dirigevano al Lingotto e a Torino esposizioni, dove il Salone dell'auto conosceva la sua prima domenica e «Vivere nel verde» la sua ultima; altri ancora s'apprestavano a consumare il rito della partita di calcio al «Delle Alpi» (Torino-Foggia). Giornata strana, straordinariamente intensa per una città abituata a tranquille domeniche primaverili, e adesso visitata, in qualche modo aggredita, da bipedi ansanti, torpedoni, turisti che altrimenti avrebbero scelto gite in montagna o picnic in collina. Code ovunque: sulla tangenziale, ai caselli delle autostrade, ai botteghini. E quasi ovunque proteste. Forti, numerose, quelle per la maratona. Ne citiamo alcune: il blocco delle strade è iniziato con troppo anticipo rispetto al passaggio degli atleti; non è possibile tagliare per ore la città in due; i vigili si sono dimostrati troppo fiscali, «aprendo» le barriere per pochi e insufficienti secondi. Proteste a caldo, con la presa diretta consentita dal diffondersi dei telefoni cellulari: «Chiamo da piazza Zara, è una vergogna..». «Sono in corso Moncalieri, fermo da mezz'ora..». Per rispondere alle obiezioni il sindaco Castellani ha scelto parole dure: «Molti torinesi si rifiutano di sopportare ogni piccolo disagio. La Maratona è Tina grande occasione per mettere la città sotto i riflettori: non intendiamo rinunciarvi». Strana domenica di nuvole spesse e sprazzi di sole, finita nel tardo pomeriggio con un acquazzone che ha allagato qualche strada e poche cantine. Torino è stata telcvista, quindi teleammirata, da molti. Una grossa pubblicità, perché le immagini, quelle dall'elicottero in particolare, erano molto suggestive, con quel serpentone di uomini e donne che muovevano dalla cintura alla conquista della città. Sul piatto della bilancia è probabile che i vantaggi (di immagine, quindi anche economici) superino di gran lunga i disagi. Non è un buon motivo per dimenticare i secondi. Piuttosto può essere un incentivo a potenziare l'informazione, a diffondere una cultura della «festa di città» che ancora fatica ad affermarsi. Insomma, a fare in modo che saloni, eventi sportivi, concerti diventino una di quelle «eccellenze» di Torino sulle quali verte il dibattito tra imprenditori e politici. E non un'altra occasione per dividersi. Giampiero Paviolo
Persone citate: Castellani
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